Petra Laszlo: condannata a 3 anni la giornalista ungherese che prese a calci i migranti
13/01/2017 di Redazione
Petra Laszlo è stata condannata a tre anni di libertà vigilata dalla magistratura ungherese. L’operatrice dell’emittente N1TV era stata ripresa mentre aggrediva prendendo a calci i migranti che nel settembre 2015 al confine tra Serbia e Ungheria cercavano di sfuggire agli agenti che volevano bloccarli. Uno di loro, Osama al-Abdelmohsen, correva con in braccio un bimbo piccolo ed era stato fatto cadere dalla donna, un’altra delle persone prese di mira era una ragazzina.
LEGGI ANCHE > Non è diffamazione dichiarare che «la Lega è un partito razzista». Il Gip dà torto a Salvini sul caso Kyenge
PETRA LASZLO, GIORNALISTA CONDANNATA PER I CALCI AI MIGRANTI
Il comportamento di Petra Laszlo è stato definito è contrario alle norme sociali secondo la sentenza del giudice Illes Nanasi, La decisione del magistrato ha smentito la versione dell’avvocato della donna, secondo cui l’imputata stava cercando di difendersi. Petra Laszlo ha detto di voler ricorrere in appello. Raccontando l’aggressione per cui è stata condannata, l’operatrice TV ha spiegato:
Mi sono girata e ho visto diverse centinaia di persone che mi correvano incontro. Mi ha fatto incredibilmente paura.
PETRA LASZLO, PIANTO IN TRIBUNALE PER LA CAMPAGNA D’ODIO SUBITA
Durante l’udienza nella corte distrettuale di Szeged, la donna – licenziata dall’emittente per cui lavorava dopo che le immagini che la riprendevano mentre dava i calci ai migranti avevano fatto il giro dei social – ha pianto a più riprese denunciando di essere stata oggetto di minacce di morte e definendosi vittima di “una campagna di odio”. L’operatrice era stata licenziata dopo che era stata identificata nel video in cui prendeva a calci i migranti.
(Foto copertina: REUTERS / Marko Djurica / File Photo)