Inchiesta Petrolio, Guidi intercettata: «Padoan l’hanno voluto quelli del quartierino»
07/04/2016 di Redazione
Non soltanto veleni, ricatti e il dossier contro il ministro delle infrastrutture Graziano Delrio. In attesa che l’ex ministro Federica Guidi venga ascoltata dagli inquirenti come persona informata dai fatti per chiarire il suo rapporto con il compagno Gianluca Gemelli, coinvolto nell’inchiesta Petrolio, il Fatto Quotidiano riporta un altro dei tanti sfoghi dell’ex ministro del Mise nel quale tira in ballo pure il titolare dell’Economia Pier Carlo Padoan: «L’hanno voluto quelli del quartierino», dice Guidi al compagno, come riportano in un articolo i giornalisti Antonio Massari e Davide Vecchi.
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INCHIESTA PETROLIO, GUIDI INTERCETTATA E LO SFOGO: «PADOAN? L’HANNO VOLUTO QUELLI DEL QUARTIERINO»
Riporta il quotidiano diretto da Marco Travaglio :
Gianluca Gemelli, secondo la Procura di Potenza e la Squadra mobile, era in grado di “manovrare” il Mise, non soltanto attraverso Guidi, ma anche il suo sottosegretario De Vincenti. Sviluppo economico e Finanze: se l’ipotesi della Procura avrà riscontro, saremmo dinanzi una “cricca” in grado di incidere su due dicasteri fondamentali. In grado di “piegare a proprio esclusivo e personale interesse” sia le “decisioni” sia “le procedure di singoli funzionari e varie istituzioni pubbliche”, si legge in un’informativa della polizia. Quando scopre di essere stata sorpassata da De Vincenti in un tavolo con Finmeccanica, Guidi sbotta. E “aggiungeva di aver capito quale era il giochino, affermando a tal proposito: “O il giochino è sempre uguale oppure il giochino si interrompe”.
PIER CARLO PADOAN EVOCATO NELLE INTERCETTAZIONI DI GUIDI
Come riporta “Il Fatto”, la Guidi intercettata si sfoga contro Padoan e De Vincenti:
L’ex ministra dice che sia Padoan, sia De Vincenti, sono “pedine” in mano al “quartierino”: “Gianluca, Padoan viene fuori, ma sai chi glielo ha messo lì Padoan, te lo devo spiegare io? Glielo ha messo sempre quel quarterino lì. Innocenti, l’hai capito chi glielo ha messo Padoan? Non è che ti devo spiegare. Sempre quel quartierino. Oltre al fatto che si conoscono perché andavano a scalare insieme da vent’anni, lui De Vincenti e Padoan… ma glielo ha messo sempre quel quartierino lì… Quelle pedine, cioè De Vincenti da me, non è un caso, non è per farmi un favore, perché De Vincenti è bravo, capito? Come non hanno messo lì Pier Carlo per fare un favore a Matteo, perché Pier Carlo è bravo”.
Ma non solo. Guidi evoca anche il nome di Anna Finocchiaro, senatrice dem e presidente della Commissione Affari costituzionali in Senato. Riporta “Il Fatto“:
“Io non vado a chiamare Anna, perché non sono io che devo andare a spiegare alla Finocchiaro… non so neanche bene per quale motivo devo spiegare queste cose, questa vicenda, prendano atto della cosa loro, lo prendano come un avvertimento”. E poi conclude: “Gianluca, se tirano giù me, tirano giù pure te” per realizzare i loro scopi, secondo l’accusa, il “clan” inserisce nel Mise il consulente Valter Pastena che, intercettato, dice al telefono che vuole un ufficio tutto suo al ministero: “No, ma io senza stanza non ci vado! Se passerò, come passo, con la ministra dello sviluppo economico si apre tutto un altro scenario»