Primarie Usa 2016: primarie New Hamphsire, vincono Donald Trump e Bernie Sanders

10/02/2016 di Andrea Mollica

Primarie Usa 2016: primarie New Hamphsire vincono Donald Trump e Bernie Sanders Alle primarie del New Hampshire Donald Trump e Bernie Sanders hanno ottenuto le loro prime vittorie alle primarie di Usa 2016. Il miliardario di NYC ha vinto con un significativo margine distacco tra i Repubblicani, mentre il senatore democratico ha trionfato nello Stato del New England che confina con il suo Vermont.

DONALD TRUMP 

Donald Trump ha vinto nettamente le primarie del New Hamphire. A differenza dell’esordio nei caucus dell’Iowa, il miliardario di Manhattan ha ottenuto un risultato superiore ai sondaggi, arrivando a conquistare circa i il 35% dei voti in un’elezione dove ben 5 candidati hanno superato il 10%. Donald Trump ha staccato di poco meno di 20 punti il suo avversario più vicino, il governatore dell’Ohio John Kasich, vincendo in ogni gruppo demografico di rilievo. La sua coalizione sociale si basa su elettori a reddito medio-basso e con un grado di istruzione inferiore, ma il candidato repubblicano ha dimostrato di saper vincere anche tra gli elettori più ricchi così come più istruiti, e nel gruppo maggioritario dell’elettorato Gop, quelli che si autodefiniscono abbastanza conservatori. Il successo di Donald Trump è particolarmente significativo: innanzitutto ha dimostrato di non essere un candidato trainato solo da un’enorme bolla mediatica, che si può sgonfiare al momento del voto, come parzialmente successo in Iowa ed eccessivamente enfatizzato dai media. Oltre che consolidare le sue credenziali elettorali, il risultato delle primarie del New Hampshire ha evidenziato una divisione dei suoi avversari che sembra rafforzare ulteriormente le sue chance di nomination. Il secondo posto è stato conquistato da John Kasich, il governatore dell’Ohio che ha superato Ted Cruz, Jeb Bush e Marco Rubo grazie al voto degli indipendenti e dei moderati. Kasich è l’avversario meno forte per Trump, visto il suo profilo centrista che sembra poter funzionare solo nel Nordest o in alcuni grandi Stati del Midwest. Il governatore dell’Ohio è inoltre il candidato con la minor dotazione finanziaria. Il deludente risultato di Marco Rubio, il repubblicano che aveva ottenuto il maggior spin mediatico dopo i caucus dell’Iowa pur arrivando terzo, è un’altra vittoria per Donald Trump. Il senatore della Florida è arrivato solo quinto, superato da Ted Cruz e anche da Jeb Bush, e ha probabilmente pagato la sua negativa performance nel dibattito TV di sabato scorso. Grazie al netto successo alle primarie del New Hampshire Donald Trump ha conquistato la testa nel conteggio dei delegati: ai 7 vinti in Iowa ne ha sommati 10, contro i 3 di Kasich e i 2 di Bush e Cruz. Ora conduce per 17 a 10 sul senatore del Texas.

BERNIE SANDERS

Bernie Sanders ha trionfato nelle primarie del New Hampshire, surclassando Hillary Clinton. Il senatore del Vermont ha sfiorato il 60%, distanziando l’ex segretario di Stato  di oltre 20 punti percentuali. Numeri impressionanti, in primarie democratiche che sono state meno partecipate rispetto a quelle repubblicane, e anche rispetto alle elezioni del 2008 vinte da Hillary Clinton. 8 anni fa la candidata democratica aveva battuto a sorpresa Barack Obama conquistando il voto dei bianchi a reddito medio-basso. Nel 2016 invece questo gruppo demografico è stato stravinto da Bernie Sanders, come già successo in Iowa. Il senatore del Vermont ha trionfato grazie a un consenso plebiscitario tra i giovani, che si sono schierati per lui 83 a 17, e alla sua forza tra gli elettori che si dichiarano indipendenti.Tra i partecipanti alle primarie registrati come democratici c’è stato un sostanziale pareggio tra Sanders e la Clinton. Questi due ultimi dati evidenziano una peculiarità della vittoria del senatore del Vermont, avvantaggiato dalla particolare demografia del New Hampshire, uno Stato bianco, con molti indipendenti e con un elettorato democratico schierato a sinistra come capita in New England. La vicinanza col Vermont ha inoltre avvantaggiato Bernie Sanders, che però ha conquistato un trionfo semplicemente inimmaginabile un anno fa. Il suo messaggio sulla disuguaglianza economica, la sua battaglia per una svolta compiutamente socialdemocratica degli Stati Uniti, con università pubbliche con rette gratuite o molto più basse rispetto alle  attuali e un sistema sanitario basato su un’assicurazione statale universale, hanno toccato una corda profonda dell’elettorato progressista. La campagna del senatore del Vermont ha poi sfondato grazie al suo messaggio contro l’establishment politico schiavo degli interessi della finanza e della grande industria, come mostra anche l’enorme rete di piccoli donatori su cui non poteva contare neppure Barack Obama nel 2008. Le chance di nomination appaiono ancora relativamente basse, ma Hilary Clinton dovrà conquistare in modo chiaro Nevada e South Carolina per evitare rischi per la sua campagna. La forza dell’ex segretario di Stato rimane il suo elevato consenso nelle minoranze etniche, che finora si sono dimostrate particolarmente distanti rispetto a Bernie Sanders, anche perchè culturalmente sono politicamente più moderate rispetto ai bianchi democratici.Il senatore del Vermont ha ottenuto 13 delegati contro i 9 di Hillary Clinton, così passando in testa nel calcolo di quelli elettivi finora assegnati.

Photo credit: DON EMMERT/AFP/Getty Images

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