Primarie Usa 2016, in Iowa vincono Ted Cruz e Hillary Clinton
02/02/2016 di Andrea Mollica
Primarie Usa 2016 risultati caucus Iowa
Ted Cruz ha vinto i caucus dell’Iowa. La prima elezione delle primarie di Usa 2016 tra i Repubblicani è stata conquistata dal senatore del Texas. Tra i Democratici invece è ancora testa a testa tra Hillary Clinton e Bernie Sanders, con l’ex segretario di Stato che ha dichiarato la sua vittoria prima che lo scrutinio dei caucus sia completato.
DONALD TRUMP
Donald Trump può essere considerato il grande confitto dei caucus dell’Iowa. Il miliardario repubblicano era rilevato in testa nei sondaggi, ma il suo primato demoscopico è evaporato negli ultimi momenti prima del voto. Come rilevato dall’entrance poll, chi ha deciso negli ultimi giorni il suo voto per i caucus dell’Iowa, che hanno registrato affluenza superiore al previsto, ha praticamente ignorato l’opzione Trump. Ted Cruz, ha sfruttato la mobilitazione della destra evangelica, che ha spinto ancora una volta alla vittoria in questo Stato del Midwest il suo candidato di riferimento, come Mike Huckabee nel 2008 e Rick Santorum nel 2012. Nel 2016 ben il 60% dei caucus-goers era composto da cristiani evangelici, una partecipazione che ha premiato il senatore del Texas portandolo al 28% dei voti, contro il 24% di Trump, il 23% di Rubio. Molto distanti invece gli altri candidati, con Ben Carson al 9%, e Rand Paul davanti a Jeb Bush, 4 e 3%. Secondo l’entrance poll condotto dai network americani Ted Cruz ha più che doppiato i suoi avversari tra gli elettori che si identificano come molto conservatori. Il senatore del Texas ha vinto grazie a un massiccio groundgame, mentre il magnate di New York ha pagato la sua scarsa organizzazione nel mobilitare i votanti e portarli ai caucus. Donald Trump ha poi scontato la sua scarsa trasversalità, e i sentimento ostili nei suoi confronti. Il miliardario repubblicano ha ottenuto un risultato buono ma non eccezionale tra i nuovi elettori, uno dei pochi segmenti del voto in cui è riuscito a vincere. Donald Trump ha confermato la sua forza tra i repubblicani moderati, dove ha staccato i suoi avversari, e tra i votanti con un grado di educazione inferiore. Il miliardario americano è particolarmente forte tra chi è meno legato al Gop, e i caucus dell’Iowa, che rimangono una competizione a bassa partecipazione, hanno confermato come questo predominio abbia una sostanziale fragilità elettorale. Donald Trump è stato particolarmente moderato nel commento alla sua sconfitta, dichiarandosi onorato di esser arrivato secondo, e ringraziando i suoi avversari. Marco Rubio è stato insieme a Ted Cruz il candidato che ha superato le aspettative, superando il 20% e arrivando vicino a Donald Trump. Il senatore della Florida può gioire per il positivo spin mediatico che riceverà nei prossimi giorni, che potrebbe portarlo ad aumentare i suoi consensi in New Hampshire. Marco Rubio ha bisogno di un ottimo risultato nelle prime primarie di Usa 2016 per consolidare il suo status di candidato preferito dei vertici repubblicani, al momento assegnatogli più per la debolezza altrui che per sua forza.
HILLARY CLINTON
Hillary Clinton ha dichiarato la sua vittoria in Iowa quando lo scrutinio non aveva ancora chiarito l’esito del testa a testa tra lei e Bernie Sanders, appaiati poco sotto il 50%. Lo spoglio finale le ha dato ragione, conquistando due delegati elettivi per la Convention di Philadelphia in più secondo la prima stima ufficiale. L’equilibrio nei caucus è stato tale che in alcuni seggi i delegati sono stati assegnati con il tiro della monetina. L’ex segretaria di Stato esce indebolita dall’Iowa, visto che probabilmente perderà le prossime primarie del New Hampshire, dove Bernie Sanders appare chiaramente favorito. Osservando i dati dell’entrance poll, che rilevano orientamenti piuttosto simili a quelli osservati dagli altri sondaggi, si nota però come difficilmente il senatore del Vermont potrà conquistare la nomination. Bernie Sanders ha sfiorato la vittoria nei caucus dell’Iowa grazie al suo trionfo negli elettori più giovani, tra coloro che si dichiarano molto liberal e tra gli indipendenti, ma si è mostrato particolarmente debole tra i moderati e i votanti con reddito medio-alto. Il senatore del Vermont ha conquistato i consensi degli elettori dal reddito più basso, un’impresa non così scontata per i candidati più liberal, ma in Iowa votano solo i bianchi. Visto quanto appare ristretta la sua coalizione sociale, senza intaccare il predominio di Hillary Clinton nelle minoranze etniche, che votano prevalentemente tra i Democratici alle primarie, Bernie Sanders potrà ottenere ottimi risultati in alcune aree geografiche degli Usa, ma non essere pienamente competitivo a livello nazionale. Per l’ex segretario di Stato vale un discorso simile. L ‘Iowa ha un elettorato particolarmente spostato a sinistra, ma la sua debolezza tra i giovani e gli indipendenti confermano difficoltà già viste nel 2008.
PRIMARIE USA 2016 PRIMARIE NEW HAMPSHIRE
Tra sette giorni si voterà in New Hampshire, il secondo degli Early States, e il primo a svolgere primarie. I caucus dell’Iowa sono consultazioni importanti, ma anche nel 2016 si è notata la significativa differenza tra questo tipo di elezione, fondamentalmente un’assemblea di partito anche se molto allargata e partecipata, e una vera primaria. Oltre alla peculiarità dei caucus, l’Iowa ha mostrato ancora una volta di avere un elettorato non così rappresentativo rispetto a quello nazionale. In pochissimi Stati Usa le primarie repubblicane registreranno un 60% di elettori che si dichiarano cristiani evangelici, il segmento di gran lunga più conservatore, che è stato decisivo per la vittoria di Ted Cruz. Una simile considerazione vale anche per i Democratici, visto che in nessuna primaria o quasi ci sarà il 68% di votanti che si dichiara un liberal. Al di là della loro importanza, sopratutto mediatica, i caucus dell’Iowa , così come le primarie del New Hampshire assegnano poi pochi delegati, il vero parametro che deciderà la nomination. Visto l’equilibrio emerso nel primo test elettorale, le primarie di Usa 2016 sembrano poter essere combattute in modo equilibrato almeno fino al SuperTuesday, se non oltre. Tra i Repubblicani sarà molto importante rilevare se Marco Rubio sarà capace, grazie anche al suo risultato più brillante del previsto, di recuperare i consensi degli altri candidati moderati usciti seccamente sconfitti nei cacus dell’Iowa. Jeb Bush e John Kasich potrebbero consegnare consensi fondamentali al senatore della Florida per insidiare il primato demoscopico di Donald Trump in New Hampshire, che dura da ormai più di sette mesi. La forza del miliardario di NYC tra gli elettori moderati e indipendenti, così come da chi vuole un vero cambiamento a Washington, sono rincuoranti in vista della prossima elezione, diventata particolarmente rilevante per la sorte della sua campagna, Tra i Democratici la sfida è diventata compiutamente a due, con la sospensione della campagna di Martin O’Malley che dovrebbe leggermente favorire Bernie Sanders.
Photo credit: Win McNamee/Getty Images