Antanas Mockus, sindaco di Bogotà: quando la politica preferisce l’educazione al comando

15/11/2013 di Mazzetta

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CREATIVITÀ E SERIETÀ – Mockus è diventato famoso all’estero più per la teatralità e creatività di certe sue iniziative che per il solido background filosofico e culturale al quale erano informate, ma il segreto del suo successo non è stata certo nella qualità delle sue esibizioni, quanto nella capacità di perseguire un dialogo con la città non molto dissimile da quelli che intratteneva con gli allievi. Lo stesso Mockus ha spiegato di aver di aver tratto ispirazione dal lavoro di Habermas su come il dialogo crei capitale sociale e su quelli deL premio nobel per l’economia Douglas North, che ha indagato le tensioni tra regole formali e informali. Le campagne pedagogiche di Mockus si basarono sull’obiettivo di cambiare la cultura dei suoi concittadini, conquistandone il consenso attraverso un dialogo che è passato diverse strategie artistiche e creative che chiamavano in causa l’azione pubblica come leva risolutrice dei problemi della città. Molti di questi tentativi si rivelarono poco fruttuosi, ma parecchi invece ottennero risultati clamorosi e contribuirono, sia a migliorare la vita della capitale, che a migliorare l’autostima dei suoi abitanti e il loro rapporto con l’istituzione locale e con le regole.

LA RICETTA VINCENTE – Ma non è stato solo teatro, quanto piuttosto in mix di campagne comunicative e di cambiamenti legislativi che hanno introdotto nuove regole, ma anche incentivi per farle rispettare. Un esempio tipico di questo approccio è evidente nel caso della soluzione della crisi idrica nella quale era precipitata la città. Mockus apparve allora in televisione intento a fare una doccia durante la quale chiudeva l’acqua mentre s’insaponava e invitava i concittadini a fare lo stesso. Nel giro di due mesi si registrò un calo del 14% dei consumi, che poi salì ancora una volta che i cittadini cominciarono a gustare gli incentivi offerti a chi era attento al consumo della preziosa risorsa, ancora oggi il consumo di acqua nella capitale è inferiore del 40% ai quello abituale prima della crisi.

INTERVENTI SU MISURA – Sensibile e profondo conoscitore del paese e della sua capitale in particolare Mockus non mancò neppure di attaccare il molestissimo machismo che aveva rappresentato un marchio di fabbrica dell’epopea dei narcos e prima ancora è peculiarità sudamericana, ma senza moralismi, bensì istituendo la “serata delle donne” nelle quali le donne erano invitate a uscire di casa e i mariti e compagni a rimanere a casa. Nella prima delle tre notti loro dedicate si calcola che 700.000 donne della capitale si siano prese la serata libera e siano uscite, in quelle sere anche il comando della polizia fu affidato a una donna e anche moltissimi uomini aderirono all’invito del sindaco. Molto rumore fece la sua idea di arruolare e addestrare fino a 420 mimi per indurre gli abitanti della capitale a rispettare le regole della strada. I mimi seguivano i pedoni che attraversavano dove non era consentito prendendosi gioco di loro e anche degli automobilisti che si comportavano male. La campagna non si esaurì con l’impiego dei mimi, furono distribuiti anche centinaia di migliaia di cartellini con il pollice in su e il pollice in giù, che gli abitanti della capitale usarono come da istruzioni per premiare o criticare con un sorriso i comportamenti pubblici dei concittadini e furono dipinte delle stelle bianche sulle strade di Bogotà nei punti nei quali erano morti i 1.500 pedoni investiti negli ultimi anni.

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