Quanto ci costa la grande truffa dei falsi invalidi

23/05/2014 di Redazione

C’era chi risultava sulla carta un invalido totale, ma non conosceva nemmeno per quale patologia. O chi beneficiava di una pensione di invalidità per un deficit visivo a entrambi gli occhi, ma riusciva a leggere e a parcheggiare con precisione millimetrica in un vicolo stretto. Altro che “miracoli”, soltanto una truffa ai danni dell’Inps, per la quale sono state arrestate 26 persone a Napoli. “Falsi invalidi“, accusati di aver percepito pensioni e assegni di accompagnamento senza averne titolo.

Falsi invalidi 2

LA TRUFFA DEI FALSI INVALIDI – Grazie a una serie di raggiri e falsi documenti sanitari inducevano i funzionari dell’ente previdenziale a erogare le pensioni. Dal 2008 a oggi gli arrestati – tra i quali, 18 donne – avevano incassato soldi pubblici, in quanto avevano attestato fossero non vedenti, paralitici o con altre patologie invalidanti. In realtà, era tutto falso, come hanno dimostrato gli inquirenti.


Videocredit: Repubblica.it

I militari hanno eseguito le ordinanze di custodia cautelare ai domiciliari nei confronti delle 26 persone accusate di truffa ai danni di ente pubblico, contraffazione di certificazioni e falsità commessa da privati, falsità materiale e ideologica commessa da pubblico ufficiale in certificati, copie autentiche e atto pubblico. Sequestrati beni per un milione e 300 mila euro, l’equivalente di quanto sottratto all’erario. Tra le persone coinvolte non risultano indagati funzionari del comune di Napoli.  Le indagini riguardano persone residenti – tranne un’unica eccezione – nella IV municipalità del capoluogo campano e i cui problemi di salute sono di competenza del distretto 53 dell’Asl Napoli 1. Anche grazie alla collaborazione di un medico dello stesso distretto è stato possibile verificare le irregolarità.

337 FALSI INVALIDI ARRESTATI DAL 2009 A NAPOLI – Gli importi incassati dai falsi invalidi arrestati erano compresi tra i 40mila e i 54mila euro. In totale, le indagini dei carabinieri a Napoli sul fenomeno dei falsi invalidi, avviate in modo sistematico dal settembre 2009, hanno portato sinora all’arresto di 337 persone, alcune delle quali già condannate, all’esecuzione di 21 misure cautelari dell’obbligo di dimora e al sequestro di beni per 15 milioni di euro. Come spiegava il Fatto Quotidiano, nel nostro Paese dal 2008 e fino al 2013, su impulso del Parlamento, l’Inps ha effettuato campagne straordinarie di controllo, verificando quasi un milione di posizioni, oltre un terzo della platea degli assegnatari. Eppure si chiariva:

«Sono state revocate quasi 100mila, in pratica una su otto. Sono tutti falsi invalidi? No. Tocca infatti dividere il grano dal loglio, cioè le invalidità revocate per aggiornamento/perdita dei requisiti (74% di invalidità) dalle truffe vere e proprie. Insomma, i dati diffusi confermano il fenomeno ma sono da prendere con le pinze. Perché a volte vengono perfino smentiti», spiegava il quotidiano. 

Non senza sottolineare come negli ultimi cinque anni i risultati nel campo della lotta alle frodi siano stati modesti. «Nel 2012 gli indagati e arrestati per truffa erano lo 0,06% degli aventi diritto, lo Stato ha recuperato 170 milioni, ma 110 sono stati spesi per le verifiche», ha precisato il Fatto.

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