Quel cattivone di Oscar Giannino
07/02/2013 di Alessandro D'Amato
Sua Meschinità Alessandro Sallusti, in effetti, ci stava mancando in questa campagna elettorale. Sì, ok, i soliti titoloni a caratteri cubitali per propagandare fregnacce sul Giornale c’erano, ma diciamo che questa è roba che riesce alla redazione anche senza il fondamentale contributo del direttore. Ma oggi, grazie agli strali lanciati da Berlusconi e Alfano, Sallusti ha ritrovato il vecchio riflesso pavloviano per cui è famoso in tutti i bar di Caracas. E ha scatenato le fauci contro un obiettivo molto onorevole: Oscar Giannino e Fermare il Declino. Rei, a quanto pare, di prendere così tanti voti in Lombardia da mettere in difficoltà l’elezione di Roberto Maroni e persino la vittoria del centrodestra nell’Ohio d’Italia. E allora Sallusti reagisce in prima pagina:
Adesso sappiamo: il programma di Giannino non è collaborare con altri liberali per costruire un’Italia più libera e moderna.No, è pugnalare i suoi elettori consegnando la Lombardia e magari l’Italia a Vendola, Bersani e, perché no, Ingroia.
Té capì?
Questo succede quando grandi idee sono nelle mani di piccoli uomini accecati dall’ambizione, dalla mania di protagonismo e dall’odio personale contro chi ha più successo di loro.
E qui è inutile anche soltanto segnalare il fatto che di piccolo uomo meschino e mosso dall’interesse personale ce n’è uno. Non è Giannino. E non fa nemmeno il giornalista.
Se le cose stanno così, quello a Giannino non è soltanto un voto inutile, è un voto stupido in quanto autodistruttivo.
E quando si arriva qui, si pensa: vuoi vedere che adesso ritira fuori la metafora del marito che si taglia le palle per far dispetto alla moglie?
Come il marito che si taglia le palle per fare dispetto alla moglie, i liberali lombardi dovrebbero sperare in una sconfitta del Pdl e operare perché ciò accada.Eper che cosa? Per fare godere Re Sole Giannino.
Adesso Re Sole sarebbe Giannino, mica chi candida veline e tirapiedi, vero?
Il quale sembra un simpatico istrione fino a che sta dentro lo schermo. Fuori, chi lo conosce lo evita. Un motivo ci sarà.
Già. Evitano lui. Invece Sallusti è il re di tutte le feste. Spero che dopo questo pezzo Giannino arrivi al 49,9% in Lombardia. Tutti gli elettori di centrodestra dovrebbero decidere di votarlo. Per ricacciare definitivamente certa gente (sempre Berlusconi, lo specifico per i più ottusi) nelle fogne.