Quelli che mangiano i cani per combattere il caldo
08/08/2012 di Tommaso Caldarelli
In Corea del Sud c’è una tradizione che sta facendo infuriare gli animalisti: è quella di mangiare i cani per combattere il caldo. Si tratta di una festa rituale e tradizionale, nota come Bok-Nal, che ha luogo nei giorni più caldi dell’estate. Per vero, scrive il Daily Mail, mangiare cani è un’usanza sudcoreana che si pratica in tutto l’anno, ma durante i giorni del Bok-Nal i ristoranti di Seoul non si risparmiano nel proporre cani in tutte le varietà di cottura.
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LA CALDA ESTATE – A Seoul peraltro questa è l’estate più calda dal 1994, e dunque il consumo di carne di cane sta letteralmente volando.
In tutto il mondo, davanti alle ambasciate sudcoreane, gli attivisti animalisti stanno protestando vivacemente mettendo in scena delle manifestazioni simboliche: si chiudono, letteralmente, in gabbia, urlano slogan, esibiscono striscioni. Il gruppo animalista americano “In Defense of Animals” afferma che i gatti e i cani in Sud Corea sono tenuti in gabbie immonde e “uccisi in maniere inimmaginabili come parte del mercato da due miliardi di dollari della carne di cane e di gatto. Due milioni e mezzo di cani sud coreani sono uccisi con l’elettroshock, impiccati, picchiati a morte ogni anno”.
HAMBURGER DI CANE – E non è una frase messa lì così per dire: “La credenza vuole che più grande è la sofferenza inflitta all’animale, più tenera e gustosa sarà la carne, e le sue proprietà salutari mitiche ne risulteranno incrementate”. I coreani mangiano regolarmente hamburger di cane o zampe di cane cucinate con vari procedimenti. Per i gatti il destino è lievemente diverso: “Migliaia di essi sono mangiati in zuppe e diventano parte di bevande toniche”, realizzate a volte lanciando i gatti nell’acqua bollente.
Foto: Ap / Getty Images
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