Quello che prende a calci nel sedere il ladro che cerca di rubare in casa sua

22/12/2015 di Redazione

Prende a calci nel sedere un ladro che cerca di rubare in casa sua. Così un uomo ha difeso la sua proprietà dall’assalto di un topo di appartamenti in via Isonzo a Padova. Il topo d’appartamenti è così scappato insieme a un suo compare. La coppia ha poi provato un secondo colpo in via Urbino. Anche questo è andato molto male.

Ladro
ANSA/STEFANO PORTA

LADRO PRESO A CALCI, IL RACCONTO

Tutto è accaduto in pochi istanti domenica 20 dicembre. Andrea Simionato, ripreso dal Mattino di Padova, ha raccontato di cosa è accaduto fuori da casa sua in via Isonzo:

«Avevo parcheggiato l’auto e stavo rincasando con mia moglie e mio figlio di un anno, che per fortuna erano rimasti più indietro», racconta il residente. «Già dall’esterno avevo visto che c’erano due persone davanti alla mia porta. Mi sono avvicinato e ho gridato “Ehi!”. Questi si sono girati, mi hanno visto, hanno scambiato due parole tra loro, con una cadenza dell’est europa, e poi hanno iniziato a correre verso l’uscita del giardino»

 

Uno dei due è passato vicino al proprietario che ha affibbiato al ladro una pedata sulle terga: «Ho anche cercato di seguirli ma sono scappati verso una casa disabitata e poi verso l’argine. Con la nebbia poi non si vedeva niente».

 

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LADRO PRESO A CALCI, IL COLPO A VUOTO

La coppia ha cercato un nuovo colpo 40 minuti dopo in via Urbino. I ladri hanno scavalcato il cancello e scassinato il portoncino dello stabile. Qui hanno trovato alcuni residenti sulle scale e sono scappati. Questo il racconto di Lucio Bellavere, residente nella palazzina: «Li hanno trovati dei signori che stavano andando a far visita a un vicino di casa». Bucato il secondo colpo, i due sono andati in via Loreto. Questa volta invece la rapina è riuscita, ai danni di una signora assentatasi tra le 18.30 e le 19.30 per andare a fare la spesa. La porta era stata scassinata, i cassetti rovesciati, uno specchio rotto. Tuttavia il duo non è riuscito nel suo intento in quanto il loro era l’ottavo furto subìto dalla proprietaria che ormai non aveva più nulla da farsi rubare.

 

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