Quorum Referendum trivelle, parla Matteo Renzi: «Massimo rispetto per chi ha votato, ma io ho scelto 11 mila posti di lavoro»
17/04/2016 di Stefania Carboni
Quorum referendum trivelle. Il presidente del Consiglio Matteo Renzi rilascia dichiarazioni alla stampa a Palazzo Chigi dopo la chiusura delle urne per il referendum Trivelle. L’affluenza dei votanti alle 19 era stata del 23,48%, segno, tangibile, delle difficoltà nel raggiungere il quorum. Il premier aveva annunciato in mattinata, dopo le prime rilevazioni sul quorum del referendum trivelle, che avrebbe parlato a urne chiuse. L’affluenza alle 23 in 2.625 comuni su 8mila era al 30,21%. «Il governo non si annovera tra i vincitori», spiega Matteo Renzi a Palazzo Chigi. «In politica bisogna saper perdere, ci sono messaggi chiari che arrivano dalla gente. In questo referendum ci sono vincitori e sconfitti. Credo che i vincitori siano gli operai gli ingegneri consapevoli di avere un futuro. Levo simbolicamente i calici con loro. Chi vota non perde mai. Massimo rispetto per chi ha votato».
Affluenza referendum trivelle: il dato definitivo delle 19 è del 23,48% | Quorum | Live
MATTEO RENZI CONTRO GLI SCONFITTI AL QUORUM DEL REFERENDUM TRIVELLE
E chi sono i sconfitti secondo il premier? «I consiglieri regionali e chi ha cavalcato il referendum per ragioni politiche. Questo referendum si poteva evitare e si è tenuto invece per esigenze di conta interna, non per parlare di energia. Ho molto sofferto la scelta di non votare, non perché ci fossero dubbi costituzionali». «Credo che un presidente debba rimanere là dove si rischiano 11 mila posti di lavoro», spiega il premier citando la mail di un ragazzo di 18 anni, ricevuta nei giorni scorsi, che gli chiedeva come votare. «Ho scelto di non votare per non mettere in crisi un settore. Ma voglio dire a chi ha votato no e sì che chi ha a cuore un modello diverso di politica energetica è un sentimento comune». «Come si fa? Difendere il mare mettendo in difficoltà qualche piattaforma quando per anni le regioni se ne sono disinteressate», attacca Renzi riferendosi al governatore pugliese e collega Pd Michele Emiliano.
MATTEO RENZI E L’APPELLO AGLI ITALIANI DOPO IL NON QUORUM PER REFERENDUM DELLE TRIVELLE
«Tutti gli italiani hanno il diritto di esser portati fino al 2018 senza scaramucce politiche. Io vorrei fare un appello agli italiani: abbiamo votato e ora ripartiamo tutti insieme. Lottiamo insieme perché questo paese, questo scrigno torni ad esser leader. Poi quando ci saranno le elezioni ciascuno voti per chi crede ma ora rimbocchiamoci le maniche».
QUORUM REFERENDUM TRIVELLE: MATTEO RENZI E LA SUA IDEA DI REFERENDUM
Qualche giorno fa il premier allontanò l’idea del referendum come “politico”. «Non è un referendum politico, non si vota sul governo. Si vota sul futuro energetico del Paese e sul destino di 11mila lavoratori. Abbiamo rinunciato al nucleare, stiamo chiudendo cinque centrali a carbone e le rinnovabili da sole non bastano», disse al Resto del Carlino. Nonostante ciò la campagna referendaria per le trivellazioni è stata decisamente improntata sulla politica, ed è stata particolarmente dura. Il quorum referendum trivelle insomma stava andando molto lontano dal quesito referendario in sé, o almeno questa è stata l’impressione che si è avuta nel seguire la campagna.
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COME SI E’ RAGGIUNTO IL QUORUM PER IL REFERENDUM TRIVELLE
Il quorum per il referendum trivelle si doveva raggiungere, come sempre per i quorum dei referendum, con la partecipazione del cinquanta per cento più uno degli aventi diritto. In tal caso il referendum trivelle sarebbe stato valido. Per questa consultazione si è votato oggi dalle 7 alle 23: una data decretata dal consiglio dei ministri che ha suscitato polemiche tra i sostenitori del ‘sì’ per il mancato accorpamento del referendum alla tornata amministrativa di fine primavera.
(in copertina foto ANSA/UFFICIO STAMPA PALAZZO CHIGI-TIBERIO BARCHIELLI)