Raffaele Sollecito, Amanda Knox e il “bunga bunga” che fa ridere tutto il tribunale
09/01/2014 di Redazione
«Quello che c’era tra Raffaele e Amanda era un rapporto tenero, appena sbocciato». Così Giulia Bongiorno, avvocato di Raffaele Sollecito, ha parlato oggi in aula della relazione tra il suo assistito e Amanda Knox, nel corso dell’udienza tenutasi oggi davanti alla Corte d’assise d’appello di Firenze sull’omicidio di Meredith Kercher.
L’«UNCA NUNCA». CHE NON È IL BUNGA BUNGA – Nel corso del suo intervento, riportato da SkyTg24, l’avvocato Bongiorno ha parlato di alcune pagine dei memoriali di Amanda, nelle quali la studentessa di Seattle diceva che lei e Raffaele «giocavano a farsi le smorfie» e che, per usare le parole del legale di Sollecito, «non si baciavano come tutti con la bocca, ma facendo unca nunca [sic] che altro non è che il bacio degli eschimesi». Il giudice ammicca e l’avvocato si affretta a precisare, tra le risatine dell’aula: «Unca nunca non ha nulla a che vedere con bunga bunga, non c’entra niente».
LA SENTENZA – La sentenza sul caso del delitto di Perugia è attesa per il prossimo 30 gennaio, al termine della camera di consiglio.
(Photocredit copertina: LaPresse)