Referendum trivelle, Paolo Grossi: «Si deve votare, è da buoni cittadini»
11/04/2016 di Redazione
«Al referendum sulle trivelle di domenica prossima «si deve votare: ogni cittadino è libero di farlo nel modo in cui ritiene giusto. Ma credo si debba partecipare al voto: significa essere pienamente cittadini. Fa parte della carta d’identità del buon cittadino». Paolo Grossi, Presidente della Corte Costituzionale, “invita” i cittadini a partecipare al Referendum trivelle previsto per domenica 17 aprile dalle 7 alle 23 nella conferenza stampa dopo la relazione annuale sull’attività della Consulta.
REFERENDUM TRIVELLE, PARLA BEPPE GRILLO: «SERGIO MATTARELLA PRENDA UNA POSIZIONE»
A margine delle dichiarazioni di Paolo Grossi interviene sul dibattito del referendum trivelle Beppe Grillo che chiede l’intervento del Presidente della Repubblica: «Bisogna che ogni tanto Sergio Mattarella prenda una posizione. Sull’energia è una questione di civiltà e quindi dovrebbe prendere una posizione. E sicuramente lo farà».
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INTERCETTAZIONI, GROSSI: «NON HO PARERI»
Paolo Grossi, ripreso dal Corriere della Sera, ha poi parlato nella conferenza stampa dei temi principali circa l’attività dell’Alta Corte. Il Presidente della Consulta parlando del nodo intercettazioni ha spiegato: «Non ho pareri, è un terreno delicatissimo di cui si sta discutendo fittamente in ambienti politici e in Parlamento: qui è bene mantenere un assoluto silenzio, altrimenti sarebbe un’interferenza». Dal canto suo il governo ha fatto sapere di non avere intenzione di compiere interventi legislativi diretti in questo ambito.
GIUSTIZIA, GROSSI: «EGREGIA MA DIFETTA D’ORGANIZZAZIONE»
Paolo Grossi ha poi parlato delle difficoltà del sistema giustizia evocando difficoltà organizzative ma non esitando a proporre critiche anche forti: «La qualità della nostra magistratura è egregia, ma c’è un difetto di organizzazione: troppo pochi giudici e un carico eccessivo di lavoro. Noi emettiamo diverse pronunce di inammissibilità, un modo per dire volgarmente `non entriamo nel merito´. Questo può sembrare una sorta di fuga. Noi ci limitiamo a riscontrare vizi di forma. La Corte si rende conto di questo, ma talora non può farne a meno, perché queste ordinanze di remissioni alla Corte sono talvolta malfatte».
RIFORME COSTITUZIONALI, GROSSI: «GARANTIAMO METODI LOGICI CHE PERMETTANO UN RICONOSCIMENTO DEI VALORI»
Paolo Grossi ha chiuso con un’ultima battuta sulla riforma costituzionale: «La Corte giudicherà in base al principio di ragionevolezza. Non siamo custodi museali o tutori di valori imbalsamati o immobilizzati in formule solenni, ma di garante, piuttosto, di metodi logici, intrinsecamente connotati anche sul piano etico, che consentano a quei valori, volta per volta, tra stabilità e mutamento, di essere riconosciuti nella loro attuale e concreta consistenza».