Mauro Giulivi impugna le Regionarie 5 stelle in Sicilia
14/07/2017 di Stefania Carboni
Rischia di scoppiare un caos tra i 5 stelle in Sicilia, dopo l’esito delle Regionarie che hanno visto vincente il deputato Ars Giancarlo Cancelleri, fratello della deputata Azzurra. Un impugnamento delle consultazioni on-line, perché ritenute non valide, è in arrivo. A presentarlo è Mauro Giulivi, attivista storico palermitano del Movimento 5 Stelle, rimasto fuori non solo dalle comunarie per Palermo ma anche dalle ultime votazioni all’Assemblea regionale per le elezioni del 5 novembre.
MAURO GIULIVI: ESCLUSO ECCELLENTE DALLE REGIONARIE
Giulivi è compagno della parlamentare M5s Chiara Di Benedetto e legato al deputato Riccardo Nuti. Attivista storico, iscritto dal 2012 al Movimento, faceva parte dello storico meetup “Il Grillo di Palermo”. Il sito del MU, tempo fa, finì tra le polemiche per l’oscuramento della protesta di una cinquantina di attivisti che, nel lontano 2014, si opposero all’espulsione dei senatori Campanella e Bocchino. Ora a Palermo tira un’altra «aria». E Giulivi, dopo le dimissioni da parte del deputato regionale M5s Giorgio Ciaccio rinviato a giudizio nell’inchiesta sulle presunte firme false, risulta proprio il primo dei non eletti nel collegio di Palermo. Quindi la persona che potrebbe sostituire il dimissionario Ciaccio.
LE CONTESTAZIONI A MAURO GIULIVI
Cosa è stato contestato a Giulivi? La vicenda che lo coinvolge sembra paradossale. Ci sarebbe un “procedimento disciplinare” nei suoi confronti. L’assenza di provvedimenti disciplinari, in corso o emanati negli ultimi sei mesi da parte dei vertici M5S, era una delle condizioni base per partecipare alle Regionarie. Una regoletta che ha fatto fuori diversi critici 5 stelle. Specialmente quando c’era una fazione da salvare: quella di Ugo Forello, candidato (perdente a Palermo, in contrasto da sempre con gli storici de Il Grillo). Per le comunarie palermitane la colpa di Giulivi è quella di non aver firmato delle carte in tempo record. Poi, dopo la porta chiusa perché escluso dalla corsa, ha ricevuto un “procedimento disciplinare” in vista delle regionarie. A sua insaputa.
Procediamo con ordine. Il 7 febbraio 2017 l’attivista, candidatosi per le comunarie di Palermo, viene invitato a fare una cosa al volo: presentarsi il giorno stesso, tra le 19.00 e le 20.00, per firmare il “Codice di comportamento per i candidati e gli eletti del MoVimento 5 Stelle alle elezioni amministrative di Palermo 2017”. L’invito arriva via mail e il militante lo legge solo alle 23, quando era rientrato dal lavoro. Troppo tardi: Giulivi è fuori dalla corsa.
Il 23 maggio 2017, lo “staff” -utilizzando sempre lo stesso account – spedisce un’altra mail. L’oggetto? “Richiesta di chiarimenti”. Di questo tenore:
“Gentile Mauro Giulivi, nonostante avessi avanzato la tua candidatura online per le elezioni amministrative di Palermo, ci risulta che non ti sei presentato per firmare il “Codice di comportamento per i candidati ed eletti del MoVimento 5 Stelle alle elezioni amministrative di Palermo 2017”, necessario per essere in lista con il MoVimento 5 Stelle. Ti chiediamo di fornirci un chiarimento a questa email entro 10 giorni.
Grazie, Cordiali Saluti Lo Staff”.
Sì, avete letto bene. L’attivista non ha potuto firmare le carte in tempo. Non ha comunque partecipato alla corsa e ha lasciato correre. Male. Perché nel non firmare qualcuno, dallo staff, sospetta qualcosa. Giulivi replica con lettera elettronica con cui ha evidenziato che quel 7 febbraio non poté firmare a causa dello scarso preavviso. Non solo. Il militante chiese di poter preventivamente leggere il codice deontologico richiesto per quelle comunarie e fissare un nuovo appuntamento. Nessuna risposta.
Passa il tempo, i mesi, e all’attivista arriva l’avviso per candidarsi alle Regionarie. Giulivi ci riprova. Arriva di nuovo la doccia fredda. L’ennesima mail, che suonava più o meno così:
“Ciao Mauro, abbiamo notato che hai accettato la candidatura per le regionali siciliane, tuttavia uno dei requisiti per avanzare la propria candidatura è il non avere procedimenti disciplinari in corso ovvero di non aver ricevuto sanzioni disciplinari da parte dei preposti organi del MoVimento 5 Stelle negli ultimi 6 mesi. A tuo carico risulta un procedimento in corso con il Collegio dei Probiviri. Viene quindi meno uno dei requisiti per la candidatura. Pertanto ti comunichiamo che sei stato rimosso dall’elenco dei candidati. Un saluto Lo Staff”
Nessuno lo aveva avvisato del procedimento. E ora Giulivi non ci sta. Impugna il provvedimento di esclusione nonché le votazioni e i provvedimenti di proclamazione dei candidati sia a consigliere che come candidato presidente. Se vince, le regionarie 5 stelle che hanno portato alla scelta di Giancarlo Cancelleri sono seriamente a rischio. L’avvocato Lorenzo Borrè difende Giulivi. Per chi non lo sapesse è il legale che ha fatto riammettere gli esclusi dalle comunarie romane e il difensore di Marika Cassimatis, anche lei esclusa dalla corsa 5 stelle di Genova. Un esempio della pericolosità? Luigi Di Maio, è stato indagato dalla procura di Genova per diffamazione dopo la querela presentata dall’ex candidata ligure, poi espulsa dal movimento. E ora qualche notizia, grossa, rischia di arrivare anche da Palermo.
(in copertina Cancelleri. foto ANSA / MIKE PALAZZOTTO)