La rete mondiale dei pedofili, le intercettazioni: sesso con bimbi tra i 3 e i 12 anni
12/05/2017 di Redazione
Una rete internazionale di pedofili che abusava, filmava e pubblicava in rete rapporti sessuali con bambini di età compresa tra i 3 e i 12 anni. A scoprirla è stata la Procura di Roma, che ha chiuso le indagini sull’organizzazione che si associava intorno al portale ‘The Love Zone’. Erano oltre 45mila gli adulti che navigavano nella community online pedopornografica. Ne parla oggi il quotidiano Il Tempo.
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RETE MONDIALE DI PEDOFILI, ABUSI SU BIMBI DI 3 ANNI
Le indagini sono le stesse che ad ottobre scorso avevano condotto in carcere sette orchi che gestivano, strutturavano e si collegavano al sito, e che in diverse occasioni avrebbero anche adescato e ignorato ignari minorenni. Dietro i nickname si nascondevano professionisti di tutto il mondo. Scrive Andrea Ossino:
Un mondo perverso, un sito gestito secondo una struttura piramidale dove a ogni livello corrispondevano nuove responsabilità, nuovi squallidi privilegi, nuove regole ferree e nuove sanzioni. Il tutto ovviamente era protetto dietro la rete ‘Tor’, il deep web che garantiva l’anonimato a chi si iscriveva al portale nato in Australia. E non si tratta di pochi utenti ma di oltre 45mila persone. C’era chi usufruiva dei servizi offerti gratuitamente. Altri pagavano per accedere alle sezioni più oscene che ritraevano anche minori mentre avevano rapporti con animali. Categorie dedicate alle vittime più piccole richiedevano una qualifica maggiore. E poi c’erano i webmaster, gli organizzatori e i producer: coloro che realmente realizzavano i video dell’orrore.
RETE MONDIALE DI PEDOFILI, LE CHAT
Risultano agghiaccianti anche le discussioni in chat tra i frequentatori della community. Scrive ancora Ossimo sul Tempo:
«È bello vedere che hai iniziato a giocare con tua figlia, che sei chiaramente orgoglioso di lei e vuoi mostrarla al mondo», commenta un utente dopo aver visto il video dell’orco bergamasco che avrebbe abusato della creatura che doveva proteggere, sua figlia, data in pasto alla rete di pedofili. L’amministratore però è attento, non si possono commettere errori, così esterna un’affermazione surreale: «Mi è stato detto che la bambina che hai postato è tua figlia (…) ti vogliamo aiutare a fare in modo che tu non cada in una trappola o nella rete di persone sbagliate. Ce ne sono molte che hanno fatto errori fatali. Quindi se vuoi essere sicuro, contatta me o Skee. Abbiamo esperienza in questo campo». Un successone, il video della piccola vittima. Il produttore verrà successivamente promosso a membro «vip» dell’organizzazione «per il suo apprezzato contributo di video e immagini realizzati con la figlia di 8 anni», si legge nell’ordinanza.
Il 50enne bergamasco è già stato condannato a 10 anni per violenza sessuale aggravata. I pedopornografi si collegavano da ogni parte del mondo, dalla Norvegia all’Australia, dal Brasile al Belgio e alla Germania.
(Foto da archivio Ansa. Credit: Silas Stein / dpa)