Rifiuti Roma, indagati per truffa funzionari Ama e bufera sull’assessore M5S
29/07/2016 di Redazione
A Roma indagati per truffa alcuni funzionari dell’azienda municipalizzata per la gestione dei rifiuti urbani e nuova bufera sull’assessore all’Ambiente della giunta M5S. È quanto raccontano oggi Federica Angeli e Francesco Salvatore sulle pagine di Repubblica: mentre l’immondizia soffoca la Capitale ieri altri due impianti dell’Ama sono finiti sotto inchiesta.
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RIFIUTI ROMA, TMB NEL MIRINO DEGLI INQUIRENTI
Proprio ieri sono stati iscritti nel registro degli indagati dalla procura altre persone, funzionari dell’Azienda Municipale Ambiente spa i cui nomi restano però top secret. Nel mirino degli inquirenti sarebbero finiti i due Tmb, impianti di trattamento meccanico biologico, dell’Ama di Rocca Cencia e di via Salaria, dove sarebbero stati smaltiti meno rifiuti di quanto previsto nel contratto di servizio. La vicenda chiama in causa anche l’assessore all’Ambiente Paola Muraro, che per 12 anni è stata consulente e fino al 30 giugno scorso responsabile dei due Tmb romani con il compito di controllare il rispetto delle prescrizioni Aia, autorizzazione integrata ambientale. Non si tratta della prima bufera che travolge Muraro:
Già la prima polemica si era scatenata sulla Muraro qualche giorno fa, quando si presentò armata di telefonino nel quartier generale Ama, immortalando in streaming la strigliata ai vertici dell’azienda a cui ha imposto a gran voce che si usi il tritovagliatore di Rocca Cencia, di proprietà del plurindagato re delle discariche Manlio Cerroni: «Deve essere utilizzato!». Peccato che quell’impianto sia al centro di un’altra inchiesta i cui indagati sono accusati di reati pesantissimi: truffa, frode e associazione a delinquere finalizzata al traffico illecito di rifiuti. Ma questo, malgrado gli anni passati nella municipalizzata, lei non lo sospettava.
(Foto: ANSA / MASSIMO PERCOSSI)