Elezioni Amministrative 2016: tutte le proiezioni, spoglio e risultati – a Roma è ballottaggio Raggi-Giachetti
06/06/2016 di Redazione
Risultati Elezioni Comunali 2016: lo spoglio in diretta
E intanto arrivano, dopo un paio di giorni di attesa, i risultati delle varie liste:
Anche se non saranno decisive per le sorti del governo Renzi, le Elezioni Comunali 2016 segneranno uno spartiacque importante per le opposizioni, come il Movimento 5 stelle, in corsa nelle principali città del paese. Aldilà degli esiti di queste Amministrative la sfida del 5 giugno e degli eventuali ballottaggi avrà un peso rilevante. Basta osservare quali saranno le città al voto: da Roma a Milano, Napoli, Torino, Bologna e Cagliari saranno le prove più importanti: Giornalettismo seguirà in diretta lo spoglio di queste città, con aggiornamenti, notizie, exit poll, interviste e risultati:
- Notizie, affluenza, exit poll e risultati delle Comunali a Milano;
- Notizie, affluenza, exit poll e risultati delle Comunali a Roma;
- Notizie, affluenza, exit poll e risultati delle Comunali a Napoli;
- Notizie, affluenza, exit poll e risultati delle Comunali a Torino;
- Notizie, affluenza, exit poll e risultati delle Comunali Cagliari;
- Notizie, affluenza, exit poll e risultati delle Comunali Bologna;
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AGGIORNAMENTI E RISULTATI IN TEMPO REALE
Ore 19.30 – Cala il sipario sul primo turno delle Elezioni Comunali 2016. Il voto amministrativo conferma una disgregazione del quadro politico e flussi elettorali molto diversi di città in città. In tutti i capoluoghi di regione chiamati al voto (fa eccezione Cagliari, dove il candidato di centrosinistra Zedda ha superato il 50% dei voti) per la scelta del primo cittadino sarà necessario il ballottaggio. A Milano è testa a testa tra Sala (centrosinistra) e Parisi (centrodestra). A Roma la candidata 5 Stelle Raggi parte con un vantaggio di oltre 10 punti dul deputato Pd Giachetti. A Napoli il centrosinistra è fuori dal ballottaggio e il sindaco de Magistris si presenta al secondo turno con quasi 20 punti di margine sul candidato di centrodestra Lettieri, già battuto 5 anni fa. A Torino Fassino supera il 40% ma deve guardarsi dalla rimonta del M5S. Il Pd non esulta, soprattutto per la debacle di Napoli, ma conquista la maggioranza dei circa 1.300 comuni in cui si votava. Il capogruppo Dem alla Camera Rosato ha parlato di «quasi un migliaio» di comuni che «sarà governato da sindaci espressione del Pd o di coalizioni di centrosinistra». Il Movimento 5 Stelle e Beppe Grillo, intanto, gridano al successo per i risultati di Roma e Torino. Meno entusiamo dalle parti del centrodestra, che già guarda alla sua rifondazione. Salvini chiede una grande assemblea per farsi trovare pronti al voto politico. Probabilmente solo un successo a Milano potrebbe far tirare un respiro di sollievo alla coalizione ex berlusconiana. Tra 13 giorni ne sapremo molto di più.
Ore 19.15 – Il premier Matteo Renzi è tornato a parlare dei risultati delle Elezioni Comunali nella sua e-news. «Il Pd rimane saldamente in testa, i suoi candidati stanno intorno al fatidico 40% in molte città, siamo l’unico partito nazionale. Cinque Stelle che canta vittoria governa in appena 17 comuni (compresi espulsi, sospesi e disconosciuti) su ottomila, cui vanno aggiunti altre quattro municipalità ieri. Il movimento di Grillo e Casaleggio è andato al ballottaggio in venti comuni sui 1.300 in cui si votava». E ancora: «La Lega crolla, Salvini sta sotto il 3% a Roma ed è doppiato da Berlusconi a Milano, doppiato! Forza Italia esiste ancora e ottiene risultati positivi a Napoli, Milano, Trieste. Ma scompare da Cagliari a Torino, da Bologna a Roma. La sinistra radicale che per mesi ci ha spiegato come funzionava il mondo non entra in partita né a Roma, né a Torino dove aveva scommesso tanto».
Ore 19.00 – «Quattrocentocinquantatremila Volte Grazie», è il breve messaggio (e finora unico dopo la chiusura dei seggi) postato su Facebook dalla candidata a sindaco di Roma Virginia Raggi, avanti primo turno con oltre il 35% dei consensi sul deputato Pd Roberto Giachetti.
Ore 18.55 – I risultati definitivi di Cagliari (dati del Viminale) segnalano un successo al primo turno del sindaco uscente Massimo Zedda (sostenuto da un’ampia coalizione di centrosinistra) con il 50,9% dei voti. Piergiorgio Massidda (candidato di centrodestra) al 32,3%. Maria Antonietta Martinez (Movimento 5 Stelle) al 9,3%. Cagliari è l’unica tra le città più grandi a non andare al ballottaggio. «Se anche fossimo arrivati al ballottaggio, avremmo stravinto, ci saremmo attestati al 65% o anche al 70. Ma è un bene non esserci arrivati perché questo consente di risparmiare 400mila euro che si potranno destinare ad altre esigenze della città», è stata una delle dichiarazioni rlasciate oggi pomeriggio da Zedda ai giornalisti.
Ore 17.50 – Le Elezioni Comunali hanno inevitabilmente Matteo Salvini continua a sottolineare l’esigenza di riscotruire il centrodestra. «Io credo si voterà l’anno prossimo: se il referendum gli va bene, penso che Matteo Renzi vorrà andare all’incasso». La partita «sarà giocata a tre, dal Pd, dal Movimento 5 stelle e dal centrodestra». «Per ora di centrodestra ce ne sono tanti, dobbiamo tirare le fila e chi non ci sta può sempre andare col partito della nazione», ha affermato il leader della Lega Nord chiudendo la manifestazione questo pomeriggio a Firenze».
Ore 17.08 – Il Pd lancia qualche frecciata al Movimento 5 Stelle, vincitore al primo turno delle Elezioni Comunali in pochi comuni. Il capogruppo del Pd Alla Camera Ettore Rosato su Facebook commentando i risultati del voto ha scritto: «I risultati del primo turno delle amministrative 2016 ci danno un quadro complesso e interessante – ha scritto Rosato – Nei più di 1300 comuni dove si è votato, quasi un migliaio sarà governato da sindaci espressione del Pd o di coalizioni di centrosinistra (tra questi Cagliari, Salerno, Rimini); in molti altri si va al ballottaggio e nella maggior parte di casi il candidato Pd è in vantaggio. Un risultato non eclatante, ‘deludente’ ha detto senza giri di parole Renzi, se pensiamo a Napoli dove siamo fuori dal ballottaggio. Ma che non deve spaventarci perché in alcuni casi è un miracolo – penso a Roma e alla rimonta di Giachetti – in altri, un’occasione per consolidare esperienze di governo positive come a Milano con Beppe Sala e a Torino con Piero Fassino». «Altri, come i 5 stelle, gridano al ‘risultato storico’ ma hanno vinto solo in 4 comuni, o, come la Lega, preso il 2% a Roma. La destra non pervenuta, a parte Milano. Insomma un contesto complicato dove tutto può succedere».
Ore 17.00 – Lo sfidante di Beppe Sala a Milano, Stefano Parisi, ha citato la metafora calcistica di Matteo Renzi per commentare il risultato delle Comunali nel capoluogo lombardo. Ha parlato di un rigore che doveva tirare Beppe Sala «e il rigore – ha detto il candidato del centrodestra in conferenza stampa – lo abbiamo parato e il prossimo lo tiriamo noi fra 15 giorni». «Abbiamo nei fatti iniziato la rigenerazione del centrodestra. Abbiamo generato una coalizione allargata, importante, che può essere d’esempio a tutto il Paese», ha detto Parisi. «I milanesi possono guardare a noi come la nuova politica e la politica del cambiamento», ha affermato ancora aggiungendo che ci sono molti temi con cui si può trovare affinità con i 5 stelle.
Ore 16.55 – I risultati definitivi delle Elezioni Comunali 2016 a Torino attribuiscono al sindaco uscente Piero Fassino (centrosinistra) il 41,8% dei consensi contro il 30,9% di Chiara Appendino (Movimento 5 Stelle). Fassino a Appendino si sfideranno dunque al secondo turno del 19 giugno. Alberto Morano, intanto, sostenuto da Lega Nord e Fratelli d’Italia, ha raggiunto l’8,4% dei voti. Osvaldo Napoli, Forza Italia, il 5,3%. Roberto Rosso, candidato di centro, il 5,1%. Giorgio Airaudo, Sinistra Italiana, il 3,7%. «Il voto rispecchia ciò che tutti i sondaggi avevano ipotizzato. Nessun sondaggio aveva ipotizzato una mia vittoria al primo turno. Consideriamo il risultato raggiunto confortante e significativo, con 11 punti di distacco dall’Appendino, uno dei più alti risultati del centrosinistra in Italia», ha affermato oggi Fassino. «Da domani ricomincerò a battere la città palmo a palmo, come ho fatto per mesi e mesi, incontrando i cottadini, ascoltandoli e chiedendo loro un voto che non interrompa l’evoluzione della città».
Ore 16.20 – Mentre a Roma e Napoli si attende ancora il dato definitivo, lo spoglio si è concluso a Milano. I risultati definitivi del Viminale attribuiscono a Beppe Sala (Pd e centrosinistra) il 41,7% dei consensi, il 40,8% a Stefano Parisi (Forza Italia, Lega Nord e altre formazioni di centrodestra), il 10,1% a Gianluca Corrado (Movimento 5 Stelle), il 3,6% a Basilio Rizzo (Milano in Comune), l’1,9% a Marco Cappato (Radicali), l’1,1% a Nicolò Mardegan (Il Popolo della Famiglia), lo 0,4% a Natale Azzaretto (Partito Comunista dei lavoratori), lo 0,3% a Luigi Santambrogio (Alternativa Municipale), lo 0,2% a Maria Teresa Baldini (Fuxia People). «Primo tempo. Uno a zero, palla al centro e si ricomincia», ha affermato Sala in conferenza stampa. «Il 42 per cento – ha aggiunto – è un ottimo risultato». «Sono positivo sapendo che di loro, ogni singola coscienza rifletterà chi votare. Con i cinque stelle mi attendo confronto sui temi».
Ore 15.40 – Il dato quasi definitivo delle Elezioni Comunali 2016 a Napoli (866 sezioni scrutinate su 886) attribuisce al sindaco uscente Luigi de Magistris il 42,8% dei consensi contro il 24% del candidato del centrodestra Gianni Lettieri (che sfiderà al ballottaggio). La deputata Pd Valeria Valente si ferma al 21,2%. Matteo Brambilla (Movimento 5 Stelle) al 9,7%. «Non si era mai visto un sindaco uscente senza soldi, che ha avuto contro tutti i poteri forti, il governo, la camorra, tutti i partiti politici, arrivare primo al ballottaggio distanziando di 18 punti il secondo arrivato. E’ l’inizio di una rivoluzione che far parlare di Napoli nei prossimi 5 anni», ha dichiarato de Magistris nella conferenza stampa convocata per le 15.
Ore 15.35 – A Roma, dopo lo scrutinio di 2.580 sezioni su complessive 2.800 la candidata del Movimento 5 Stelle si attesta al 35,3% contro il 24,9% del candidato del Pd e del centrosinistra Roberto Giachetti. «Abbiamo fatto un grandissimo lavoro, straordinario se pensiamo al punto di partenza. Solo qualche mese fa eravamo quarti secondo la maggior parte dei sondaggi», ha affermato in conferenza stampa Giachetti. «Ora – ha detto il deputato Pd – si azzera tutto e lo dico a chi pensa di aver già vinto. Io intendo giocarmela fino alla fine. Io non mi tiro indietro di fronte alle sfide, fino all’ultimo giorno. Chi pensa a una partita già chiusa si sbaglia».
Ore 11.30 – Il sindaco di Roma scaturirà dal ballottaggio tra Virginia Raggi e Roberto Giachetti. Quando restano da scrutinare 94 sezioni su 2600, è ormai certo che Giorgia Meloni (Fdi-Lega) non potra’ raggiungere Giachetti. Raggi ha ottenuto il 35,3% dei voti, Giachetti il 24,8%, Meloni il 20,68%, Marchini il 10,95%, Fassina (sinistra) il 4,46%, Di Stefano (Casapound) l’1,14%.
Ore 11.15 – A Milano per i sindaci spoglio quasi finito.
Ore 11.00 – “Nei 25 Comuni capoluogo di provincia solamente in 5 si conosce già il nome del nuovo sindaco: erano 13 nelle precedenti elezioni”. Lo scrive in una nota il senatore Pd Federico Fornaro. “Nel 2016 – aggiunge – il centro-sinistra conquista al primo turno 3 comuni (Salerno, Rimini e Cagliari), contro 11 sindaci al primo turno delle ultime elezioni. 1 al centro destra (Cosenza) contro 2 delle precedenti comunali e 1 a una lista civica (Villacidro). Si andrà quindi al ballottaggio in 20 comuni rispetto ai 12 delle scorse elezioni. Significativo che delle tre vittorie al primo turno del centro-sinistra siano ottenute una a Cagliari con un candidato non Pd con coalizione ‘classica’ di centro-sinistra e una a Salerno senza simbolo Pd: una eccezione già presente ai tempi di De Luca sindaco”, conclude.
Ore 10.00 – A Milano, quando mancano una manciata di sezioni, il distacco fra Sala e Parisi è di 4700 voti.
Ore 8.00 – Zedda continua a tenersi sopra il 52%.
Ore 3.11 – Cagliari, 19% schede scrutinate: Zedda al 51.2%. Massidda distante 20 punti. Per ora sarebbe rieletto sindaco al primo turno.
Ore 2.46 – Ecco qui i dati di Torino col 22 per cento di schede scrutinate
Ore 2.24 – Ecco qui i primi dati per Cagliari: Zedda in testa a oltre il 50 per cento.
Ore 2.15 – «Berlusconi ha dato una scelta e sarebbe ingeneroso dire che ha contribuito alla sconfitta. Questa coalizione non è stata capita. E’ evidente che gli elettori vogliono qualcosa di nuovo. Bisogna capire come mai non siamo riusciti a fare breccia, evidentemente questa nostra alleanza non è stata compresa. Ora è il tempo di fare la nostra analisi». Lo ha detto il candidato sindaco Alfio Marchini durante lo speciale elezioni su La7. Nella storia della tv lo scambio tra Mentana e Marchini:
Marchini “Complimenti a Parisi ha fatto una campagna intelligente”
Mentana “Beh lui non può ricambiare il complimento”
Ore 2.05 – I primi seggi scrutinati a Milano danno in testa Parisi seguito da Sala.
Ore 2.04 – «E’ solo il primo tempo e ci sarà il rush finale. Perché i romani hanno fatto intendere che non credono più agli slogan elettorali e stanno dando fiducia a un progetto politico serio, onesto e trasparente. Ringrazio i rappresentanti di lista, gli attivisti e chi ha creduto in questi anni in noi. I romani sono pronti a voltare pagina e io sono pronta a governare questa città. Il vento sta cambiando». Queste le parole della 5 stelle Raggi da Roma.
Ore 1.47 – «Poche risse e tante proposte concrete per i prossimi 25 anni e penso che Parisi abbia qualcosa in più da dire, anche in termini di trasparenza», lo dice Matteo Salvini nel corso dello speciale su RaiUno. A Bruno Vespa che gli chiede come si comporterebbero i suoi elettori in casi di ballottaggio Pd-M5S, il leader della Lega risponde così: «I miei elettori sono uomini liberi ma se non ci fossero candidati della Lega o sostenuti dalla Lega, io dico solo, senza secondi fini, che non sarò mai per il Pd e mai per Renzi».
Le proiezioni di EMG Acqua per la maratona elettorale di La7:
Ore 1.39 – «Il Movimento Cinquestelle sta diventando la prima forza politica del Paese, e Renzi non può non tenerne conto». Così Alessandro Di Battista, del Direttivo M5S, commenta le prime proiezioni comunali. «Vorrei che tutti ammettessero che il M5S è cresciuto tanto. Basta dire che e’ un voto di protesta. Questo è un Movimento che cresce faticosamente», spiega ai microfoni di La7.
Ore 1.35 – Secondo QuorumSAS per SkyTG24: Raggi 36,1% Giachetti 23,2% Meloni 22,6% Marchini 9,8% Fassina 4,2% (copertura al 36%).
Ore 1.15 – Anche a Torino sale il Movimento 5 Stelle.
Ore 1.06 – Luigi de Magistris, in base alla II proiezione di “Ipr Marketing-Istituto Piepoli per Rai” (riproduzione riservata), con una copertura del campione del 10%, si conferma in testa nella sfida campana con il 42,4%. Seguono Gianni Lettieri al 24%, Valeria Valente al 20,5%, Matteo Brambilla al 10,4%.
Ore 1.00 – «Mi auguro che la Meloni passa a Roma, che passa Lettieri a Napoli e la Borgonzoni a Bologna. Non è stato un risultato negativo. Il ballottaggio è un risultato molto importante. Abbiamo grandi possibilità di farcela. Se fosse una differenza di cinque punti, sarebbe il miglior ballottaggio in Italia, perché in tutte le altre città il divario è almeno di dieci punti». Lo ha detto il candidato sindaco del centrodestra a Milano, Stefano Parisi, nel suo comitato elettorale a Milano.
Ore 0.57 – Secondo QuorumSAS per SkyTG24: Raggi 37,1% Meloni 23% Giachetti 22,7% Marchini 9,1% Fassina 4,3% (copertura 21%). Per ora solo la Rai da avanti Giachetti.
Ore 0.45 – Attenzione. Secondo Emg Meloni e Giachetti si giocano il ballottaggio con Raggi.
Ore 0.40 Quando sono noti i dati relativi a oltre mille comuni sui 1.274 i cui dati sono raccolti dal Viminale – ma mancano ancora Roma e Cagliari – l’affluenza alle urne per le elezioni Comunali, rilevata alle ore 23 di oggi, alla chiusura dei seggi, va attestandosi intorno al 63%. Alle precedenti omologhe era andato alle urne il 70% circa.
Ore 0.14 – Caduta della PD Valente in base alle prime proiezioni di Napoli.
Ore 0.10 – La prima proiezione di QuorumSAS per SkyTG24: Raggi 36,4%, Giachetti e Meloni 21,5%, Marchini 10,8% (copertura 5%)
Ore 0.00 – Le proiezioni Tecnè a Roma: Raggi 39,3%, Giachetti 21,6%, Meloni 19,6%, Marchini 11%
Ore 23.44 – Affluenza, dato delle 23 verso la definizione. Su 1.214 comuni su 1.274 i votanti erano il 66,41 per cento. Alle ultime comunali era sul 72,74 per cento. Nel mentre secondo exit poll per Milano (Ipr).
Ore 23.33 – Ecco qui gli exit poll definitivi dati da Emg per La7:
ore 23.25 – Con metà dei Comuni, l’affluenza è data al 65,97%. Ma – come sottolinea Youtrend – mancano ancora molte città popolose
ore 23.08 – Ecco qui i dati per Napoli che danno in testa il sindaco uscente Luigi De Magistris.
E su La7
Ore 23.06 – Ecco qui gli exit poll per Torino usciti nello speciale di Porta a Porta. Buon risultato anche qui per M5S.
Ore 23.00 – I primi dati exit poll che circolano, uno su Emg per Roma, danno in testa la 5 stelle Virginia Raggi tra il 33 e 37 per cento. Anche per Piepoli ci sono le stesse cifre con Raggi tra il 34 e 38, seguita da Giachetti intorno al 22, e Meloni al 16/20.
ore 21.15 – “Contento di aver trovato un po’ di coda al seggio, segno di buona partecipazione! In democrazia scegliere e votare è un diritto è un dovere”. Lo twitta il presidente del Senato Pietro Grasso.
Contento di aver trovato un po’ di coda al seggio, segno di buona partecipazione! In democrazia scegliere e votare è un diritto è un dovere.
— Pietro Grasso (@PietroGrasso) 5 giugno 2016
Ore 19.44 – L’affluenza dato definitivo alle ore 19 è sul 46 per cento (46,01)
Ore 19.35 – Su 1.239 comuni / 1.274 si attesta sul 48,96 per cento.
Ore 19.26 -Su 1.165 comuni / 1.274 si va al 48,88 per cento.
Ore 19.19 – Su 1.051 comuni / 1.274 si viaggia sul 48,97. Qui i dati dell’affluenza in via di aggiornamento.
Ore 19.05 – Su 230 comuni / 1.274 l’affluenza è intorno al 51,01.
Ore 18.52 – L’europarlamentare della Lega Nord Gianluca Buonanno, 50 anni, è morto nel pomeriggio in un incidente stradale lungo la Pedemontana a Gorla Maggiore (Varese). Buonanno è sindaco di Borgosesia (Novara): si trovava a bordo di una vettura che si è scontrata con un altro mezzo.
Ore 18.00- Non perde occasione per essere protagonista e testimone dei momenti cruciali della politica, Diego Bianchi detto Zoto. Ed ecco allora lo speciale di ”Gazebo” in prima serata per le elezioni amministrative. I reportage di Diego Bianchi, appunto, gli inviati del programma nelle principali città italiane per raccontare la campagna elettorale e il risultato alle urne, commentati in studio dai giornalisti Francesca Schianchi e Marco Damilano, domani, alle 21.05 in diretta su Rai3. Ospiti della puntata Roberto Saviano e, in collegamento da Lampedusa, il sindaco Giusi Nicolini. Una Social Top Five interamente dedicata ai tweet più divertenti e significativi dei candidati sconfitti, il tutorial di Marco Dambrosio Makkox su come affrontare il ballottaggio e la musica live della Resident Band accompagnata per l’occasione dalla tromba di Federico Bosso. Inoltre, ospiti a sorpresa e divertenti incursioni.
Ore 17.00 – A 104 anni ha rinnovato la tessera elettorale ed è andato a votare. Si tratta di Antonio Tassora che per anni ha gestito una osteria nella frazione Memola, nel comune di Beverino (La Spezia), dove si fermò a mangiare anche Mario Soldati. «Ho sempre votato», ha detto alle agenzie il centenario, accompagnato al seggio dal figlio Angelo. «Il voto è un diritto-dovere che io intendo esercitare fino a quando ne avrò le facoltà».
Ore 16.00 – “Al voto per il Comune di #Roma .Oggi si decide il futuro della nostra città #elezioniamministrative2016”. Così la presidente della Camera dei deputati Laura Boldrini in un tweet.
Ore 15.00 – Due elettori sono stati sorpresi, in due distinti episodi, mentre con telefoni cellulari, dopo aver votato, fotografavano le proprie schede elettorali a Castellammare di Stabia (Napoli). A entrambi – si apprende dalla Polizia – gli agenti hanno sequestrato i telefonini e saranno denunciati. Gli episodi sono avvenuti nel seggio 21 nella località “Lattaro”.
Ore 12.34 – L’affluenza alle urne nei comuni italiani a mezzogiorno: su 1.274 comuni hanno votato il 17,99 per cento dei cittadini aventi diritto di voto.
Ore 12.03 – Inizialmente, l’affluenza alle urne nei comuni italiani, a mezzogiorno, era stata data secondo i primi dati analizzati a oltre il 19 per cento.
Ore 10.28 – Silvio Berlusconi, è arrivato nel seggio del Liceo Classico Visconti, in Piazza del Collegio Romano a Roma, per votare per le amministrative. Il presidente di Forza Italia, che nella corsa al Campidoglio sostiene Alfio Marchini, ha trasferito la sua residenza da Arcore alla capitale nel settembre del 2013 prima della condanna definitiva per frode fiscale. «Per chi votiamo oggi? Per la Raggi? È carina, no? Poi del Comune sa tutto. Ha fatto anche l’avvocato matrimonialista. O per Giachetti, che era un radicale? Questi non saprebbero nemmeno da che parte si comincia. E se per caso vengono fuori loro bisogna dire che i romani hanno votato senza coscienza. Bisogna votare per competenza non per simpatia partitica».
Ore 9.00 – Urne già aperte, la parola passa agli oltre 13 milioni di italiani chiamati al voto. Si vota dalle 7 fino alle 23. Subito dopo ci sarà lo spoglio. Sono 25 i capoluoghi di provincia interessati da queste amministrative, di questi 7 sono capoluogo di regione. Incubo astensionismo? Nelle precedenti tornate amministrative si oscillava da un 62 per cento di votanti nel 2013 a Roma mentre a Napoli e Milano i cittadini che votarono per il proprio sindaco erano oltre il 60 per cento.
Ore 7.00 – Il grande giorno delle Comunali è arrivato. Dopo mesi di campagna elettorale e accuse incrociate tra i principali partiti, si sono appena aperti i seggi. Si voterà fino alle 23. Poi il verdetto delle urne chiarirà chi saranno i primi sindaci eletti e in quali città ci sarà bisogno del secondo turno, tra quindici giorni.
Quali saranno i capoluoghi e i Comuni chiamati a rinnovare i propri sindaci e consigli comunali? In totale saranno ben 1351: Più di 13 milioni gli italiani che saranno chiamati alle urne. Per quanto riguarda i Comuni, 1158 sono appartenenti a Regioni a statuto ordinario, mentre 193 a Regioni a statuto speciale. Al voto andranno venticinque capoluoghi: rispettivamente Novara, Torino (Piemonte), Milano, Varese (Lombardia), Trieste, Pordenone (Friuli-Venezia Giulia), Savona (Liguria), Bologna, Ravenna, Rimini (Emilia-Romagna) Grosseto (Toscana), Latina, Roma (Lazio) Isernia (Molise), Benevento, Caserta, Napoli, Salerno (Campania), Cosenza, Crotone (Calabria), Carbonia, Villacidro, Cagliari, Olbia (Sardegna).
A Bolzano, dove si è già votato, ha vinto al ballottaggio il candidato del Pd e del centrosinistra Renzo Caramaschi.
Se avete perso la tessera elettorale, o avete esaurito gli spazi, abbiamo preparato per voi un articolo in cui spieghiamo come
Guarda la gallery:
I CANDIDATI
Nel corso delle ultime settimane di campagna elettorale non sono mancate le accuse incrociate tra i principali partiti. Anche i big sono scesi in campo, da Renzi a Di Maio, passando per Salvini e Berlusconi, a sostegno dei propri candidati, città per città. Sia il vecchio centrosinistra che il vecchio centrodestra uniti sono deflagrati in gran parte delle città. Sel e Pd si presenteranno uniti soltanto a Milano e Cagliari tra le grandi città, il duo lepenista Salvini-Meloni strapperà a Roma, Torino e non solo. Ecco il nostro speciale sui candidati delle principali città chiamate al voto, lista per lista:
- I CANDIDATI SINDACO ALLE ELEZIONI COMUNALI A MILANO
- I CANDIDATI SINDACO ALLE ELEZIONI COMUNALI A ROMA
- I CANDIDATI SINDACO ALLE ELEZIONI COMUNALI A NAPOLI
- I CANDIDATI SINDACO ALLE ELEZIONI COMUNALI A BOLOGNA
- I CANDIDATI SINDACO ALLE ELEZIONI COMUNALI A TORINO
- I CANDIDATI SINDACO ALLE ELEZIONI COMUNALI A CAGLIARI
I SONDAGGI
In gran parte delle città chiamate al voto, il Pd si troverà a dover difendere molti candidati sindaci uscenti senza il supporto della stampella di sinistra delle vecchie coalizioni. Sel-Sinistra Italiana corre in molte città con candidati autonomi. Secondo i sondaggi, sarà il M5S l’avversario più difficile per il partito di Renzi, specialmente a Roma dove la vittoria dei 5 stelle è data quasi per certa. Il centrodestra con Salvini che spadroneggia si presenterà da più parti diviso ad eccezion fatta per Milano. A Bologna, per esempio, Berlusconi corre con Salvini e Meloni. Nella Capitale invece lo strappo tra Carroccio, Fratelli d’Italia e Forza Italia influirà sui destini e sulle gerarchi del centrodestra futuro.
Quindici giorni fa è scattato il divieto di pubblicazione dei sondaggi – anche se circolano in rete quelli clandestini – : ecco la situazione così come veniva “fotografata” dai principali sondaggisti due settimane fa, città per città:
- I SONDAGGI DELLE ELEZIONI COMUNALI A MILANO
- I SONDAGGI DELLE ELEZIONI COMUNALI A ROMA
- I SONDAGGI DELLE ELEZIONI COMUNALI A NAPOLI
-
I SONDAGGI DELLE ELEZIONI COMUNALI A TORINO
COME, QUANDO E DOVE SI VOTA
Si vota solo domenica 5 giugno, con i ballottaggi due settimane dopo, domenica 19. Niente voto quindi per lunedì 6 e 20. Si vota in 1351 comuni, con oltre 13 milioni di italiani chiamati alle urne. Qui lo spoglio per ogni città.
(Foto di copertina ANSA / ALESSANDRO DI MEO)