Elezioni Amministrative 2016 a Torino: i risultati. Fassino si ferma al 41%, Appendino 31.5%: sarà ballottaggio
06/06/2016 di Alberto Sofia
I RISULTATI DELLE ELEZIONI COMUNALI 2016
Risultati Elezioni Comunali 2016 Torino
Espugnare Palazzo Civico, dal 1993 storico fortino del centrosinistra. L’obiettivo dichiarato di Chiara Appendino, candidata del M5S alle Amministrative di Torino, era strappare la poltrona di Piero Fassino, il sindaco uscente dem che punta al bis. E dopo il primo turno il sogno resta ancora possibile. I sondaggi sono stati confermati. La “Giovanna d’Arco della pubblica morale“, così come la bollò lo stesso Fassino in una vecchia seduta del Consiglio comunale, è riuscita a trascinarlo al ballottaggio.
BALLOTTAGGIO SINDACO DI TORINO 2016
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Era scontato che questo volto la sfida non avrebbe avuto un esito scontato. Ma se alla fine Fassino paga poco lo strappo a sinistra di Airaudo, che si è fermato sotto il 4%, è il risultato di Chiara Appendino a sorprendere. In grado di ergersi fino al 30,9%, una decina di punti dietro il candidato dem e sindaco uscente, fermo al 41,8%. Non un risultato esaltante. E ora i giochi sono aperti. E decisivi possono risultare i voti del centrodestra, diviso e perdente, come si aspettava. Morano non va oltre il 9%, dietro ancora il forzista Osvaldo Napoli. Buon risultato per Rosso, che supera il 5%
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AGGIORNAMENTI E RISULTATI IN TEMPO REALE
Ore 7.00 – Questi i risultati finali del primo turno delle elezioni Comunali 2016 a Torino
Ore 3.30 – Sarà ballottaggio tra il sindaco uscente dem Piero Fassino e la candidata del Movimento 5 Stelle Chiara Appendino. «Andiamo con fiducia al ballottaggio, dove ripartiremo dal 40%. Ci rivolgeremo con fiducia ai torinesi, chiedendo il voto come abbiamo fatto qui: per Torino, per non interrompere il percorso di innovazione che ha consentito alla citta’ di resistere alla crisi e di agganciare la ripresa», ha commentato il sindaco uscente Piero Fassino.
Chiara Appendino ha parlato di un risultato storico. «Un risultato storico, erano 15 anni che questa città non andava al ballottaggio. Questo è un risultato bellissimo, abbiamo lavorato sul territorio»
Ore 3.04 – Dati reali, seggi 279 su 919.
Fassino al 41%, Appendino 31.5%
Ore 2.55 – Proiezione con copertura al 30% di La7
Ore 2.45 – A Torino 22% schede scrutinate, distanza tra Fassino e Appendino vicina ai dieci punti percentuali. Ma sarà ballottaggio
Ore 2.31 – Dati sulle liste: il Pd è al momento al 28%, il Movimento 5 Stelle lo supera con il 31.48%. Nel centrodestra, la Lega al 5.8%, Forza Italia sotto nel derby al 4.7%
Ore 2.20 – Dati reali a Torino: Fassino 40,4%, Appendino 32,08%, confermata la tendenza, nonostante i timori dem sulle proiezioni:
Ore 2.00 – Dal quartier generale di Fassino, fonti dem a Giornalettismo: «Riteniamo che la distanza sarà centrosinistra al 40% e M5S distante 10 punti al 30%»
01.45 – Ecco altri dati reali. Oltre il 10% delle schede scrutinate. La distanza è di dieci punti percentuali tra Fassino e Appendino
01.20 – Proiezione con copertura al 14% del TgLa7. Aumenta il margine di Fassino, ma ancora testa a testa
00.59 – Primi dati reali per il sindaco a Torino (Fonte: Comune di Torino). Dopo 31 seggi su 919, Fassino avanti con quasi il 45% contro il 28.94% di Appendino. Preoccupano però in casa dem le proiezioni che danno invece vicinissimi Fassino e Appendino.
00.52 – Prima proiezione anche del TgLa7 (Emg): anche in questo caso ci sarebbe un ballottaggio Fassino-Appendino, ma il candidato Pd avrebbe soltanto uno 0,5% di margine (35.9 contro 35.3%). Ripetiamo: non sono dati reali, ma soltanto proiezioni con copertura 5%.
00.38 – Seconda proiezione Ipr-Marketing per Porta a Porta. Aumenta, rispetto al testa a testa della scorsa proiezione, il distacco tra Fassino e Appendino (anche secondo Piepoli). Il candidato Pd è dato al 40.9 contro il 36% di Appendino. Alberto Morano è dato al 7%
Ore 00.34 – C’è il dato definitivo sull’affluenza finale a Torino. Ha votato il 57.19% degli aventi diritto, contro il 66.53% delle Amministrative 2011. Il calo è di quasi 9 punti percentuali. Alle politiche 2013 infine votò il 77.04%.
Ore 00.30 – YouTrend offre la prima proiezione di QuorumSaS per SkyTg24. Con copertura al 9%. La distanza tra Fassino e Appendino sarebbe invece di circa dieci punti: 41,8% contro 31,7%. Dietro Morano 9,8% batterebbe Napoli 4,8% nel testa a testa del centrodestra. Ancora più dietro Airaudo 4% di Sinistra Italiana.
Ore 00.20 – Prima proiezione (campione al 5%) ancora poco attendibile, ma secondo istituto Piepoli il risultato sarebbe sorprendente rispetto agli exit poll: possibile testa a testa tra Fassino e Appendino, 39 a 37:
Ore 00.01 – «Il ballotaggio era abbastanza scontato, ma prima di fare valutazioni serie dobbiamo aspettare. Fassino ha amministrato bene la città ma noi teniamo in seria considerazione la Appendino», è il commento ai microfoni Sky del deputato Pd Cesare Damiano.
Ore 23.55 – Secondo e ultimo exit poll di Rai1. Sale il consenso di Piero Fassino, ora dato avanti con una forbice tra il 41 e il 45%. Resta identico il risultato di Appendino, mentre scendono i numeri di Morano (4-8%)
Ore 23.52 – Primissimi risultati scrutinati a Torino. Sono i primi reali, ma non possono avere ancora peso. Certo, confermano come Fassino sia avanti su Appendino
Ore 23.42 – Il primo commento di Stefano Esposito (Pd) a La7: «Al ballottaggio Fassino prevarrà sulla Appendino, che comunque è un avversario molto competitivo. Il secondo turno sarà una storia diversa».
Ore 23.30 – Ecco i dati sull’affluenza a Torino. Il dato è quasi completo, 903 seggi su 919. Alle 23 l’affluenza è al 57,%:
Ore 23.15 – Secondo Ipr-Piepoli il candidato di Sinistra Italiana Giorgio Airaudo sarebbe secondo exit poll soltanto al 2%. Se fosse confermato, sarebbe un risultato a dir poco deludente
Ore 23.08 – Ricordiamo che si tratta soltanto di exit poll, non dati reali. Ma se fossero confermati sarebbe ballottaggio, come prevedibile, tra il candidato Pd Piero Fassino e la candidata del M5S Chiara Appendino.
Ore 23.03 – Arriva il primo exit poll su Torino, fornito su Rai1 da Piepoli per Porta a Porta. Il risultato premia il sindaco uscente Piero Fassino con una forbice tra il 39 e 43%. Secondo la pentastellata Chiara Appendino con una forbice tra il 28 e il 32%. Poi Alberto Morano, il notaio sostenuto dalla Lega con una forbice tra l’8% e il 10%.
Ore 23.00 – Si chiudono i seggi
Ore 22.30 – Mancano ormai trenta minuti alla chiusura dei seggi. Si attende l’ultimo dato sull’affluenza, dalle 23. Cinque anni fa alle amministrative vinte da Piero Fassino l’affluenza finale fu del 66,53% (in quel caso si votò in due giornate).
Secondo i sondaggi fermi a 15 giorni fa, quando è scattato il divieto di pubblicazione, a Torino è probabile che sia necessario il turno di ballottaggio.
Ore 21.57 – Il sindaco uscente Piero Fassino sarà dalle 23 alla sede del Pd in via Pavia, ora in cui usciranno i dati definitivi dell’affluenza. Chiara Appendino del Movimento 5 Stelle non dovrebbe invece arrivare prima dell’una di notta al Cortile del Maglio.
Ore 21.52 – Manca poco più di un’ora e mezza alla chiusura dei seggi. A Torino, dopo l’affluenza alle 19 che ha toccato la quota del 41,13%, per YouTrend quella finale potrebbe attestarsi intorno al 57%.
Ore 20.10 – Intanto la notizia della morte del leghista Gianluca Buonanno ha scosso la giornata politica: «Esprimo dolore e cordoglio per l’improvvisa scomparsa del sindaco ed europarlamentare Gianluca Buonanno, vittima oggi di un grave incidente automobilistico. Alla famiglia, alla Lega, agli amici la vicinanza mia e della Città di Torino», ha spiegato lo stesso sindaco Piero Fassino.
Ore 19.25 – La prossima e ultima rilevazione sarà quella delle 23, a chiusura dei seggi
Ore 19.12 – Alle 19 a Torino città ha votato il 41.32% degli aventi diritto (pari a 287.452 elettori su 695.740), rispetto al 36.16% delle Amministrative 2011 e al 49.90% delle Politiche 2013.
Lo rivela il Comune di Torino. Alla stessa ora delle scorse elezioni amministrative, quelle del 15 maggio 2011, l’affluenza era stata del 36,16%. In quel caso, però, si votava anche il lunedì
Ore 19.00 – Primissimi dati sull’affluenza delle 19 a Torino: siamo al 41,32%
Ore 18.52 – L’europarlamentare della Lega Nord Gianluca Buonanno, 50 anni, è morto nel pomeriggio in un incidente stradale lungo la Pedemontana a Gorla Maggiore (Varese). Buonanno è sindaco di Borgosesia (Novara): si trovava a bordo di una vettura che si è scontrata con un altro mezzo.
18.25- Tragedia nel cuneese: l’ex primo cittadino, candidato nelle liste delle amministrative, è morto a 68 anni proprio durante la giornata di consultazione elettorale. Si tratta di Giovanna Zetti.
17.35 – Attesa per il nuovo dato sull’affluenza, previsto per le 19, tra meno di un’ora e mezza. A Torino, così come a Roma e Milano e nelle maggiori città del Nord al voto, l’affluenza è stata più bassa rispetto che al Sud.
14.40 – Ha votato nei seggi della scuola Galileo Ferraris in Corso Montevecchio anche il notaio Alberto Morano, sostenuto da Lega e Fratelli d’Italia. Per lui sarà derby alle urne contro Osvaldo Napoli, sostenuto da Forza Italia
13.32 – Il candidato del Partito democratico Piero Fassino e l’avversaria del Movimento 5 Stelle, Chiara Appendino, sono già andati a votare questa mattina.
12.41 – Come spiega il sito del Comune di Torino, nella città di Torino alle ore 12 ha votato quindi il 14,06% degli aventi diritto (97.814 su 695.740), rispetto al 12.83% delle Amministrative 2011 e al 15.09% delle Politiche 2013. Va ricordato però che in entrambe queste consultazioni il voto si svolgeva su due giorni
12.30 – Ecco i dati sull’affluenza nella città di Torino. Le rilevazioni mostrano una partecipazione pari al 14.06%
Cinque anni fa, il 15 maggio 2011, alla stessa ora a Torino l’affluenza fu del 13,38%. In quel caso, però, si votava anche il lunedì.
12.25 – A livello nazionale, la media è intorno al 19-20%, dopo metà dei Comuni rilevati
12.10 – Primi dati sull’affluenza nella provincia di Torino. Con i dati inviati dal 50% dei Comuni, l’affluenza alle 12 è pari al 14,32%
Ore 11.34 – Attesa per i primi dati sull’affluenza. Su Giornalettismo potete seguire qui tutti i dati delle principali città, non appena saranno resi noti dal Viminale
Ore 10.50 – Anche il sindaco uscente Piero Fassino (Pd) è già andato a votare, lanciando un appello a non astenersi: «Il voto amministrativo merita grande attenzione, mi auguro che tanti cittadini vadano a votare“. Fassino ha votato dopo le 10 nel suo seggio alla scuola media Ugo Foscolo, nella cabina numero 4 con la scheda azzurra per il Comune e quella verde per la Circoscrizione. All’uscita dal seggio ha sottolineato di aver visto durante la campagna elettorale «sensibilità e attenzione da parte dei cittadini. Il voto è un momento importante in cui i cittadini decidono e scelgono a chi affidare l’amministrazione della città».
Ore 10.00 – Alle urne si è già presentata Chiara Appendino, la candidata del Movimento 5 Stelle. La consigliera comunale uscente si è presentata alla sezione 335 della scuola Pacinotti, accompagnata dal marito, spingendo la carrozzina con all’interno la figlia di pochi mesi. Poi ha dato appuntamento al cortile del Maglio ai suoi militanti quando il voto sarà concluso.
Ore 9.00 – A Torino saranno quasi 700 mila gli elettori che saranno chiamati oggi a scegliere chi sarà il nuovo sindaco della città. Pesa però il rischio astensionismo: nel 2011, alle precedenti elezioni Amministrative, un elettore su tre disertò con le urne.
Ore 7.00 – Il grande giorno delle Comunali di Torino è arrivato. Dopo mesi di campagna elettorale e accuse incrociate tra i candidati, si sono appena aperti i seggi nel capoluogo piemontese. Si voterà fino alle 23. Poi il verdetto delle urne chiarirà chi sarà il nuovo sindaco o se ci sarà bisogno del secondo turno, tra quindici giorni.
Se avete perso la tessera elettorale, o avete esaurito gli spazi, abbiamo preparato per voi un articolo in cui spieghiamo come
I CANDIDATI
Sotto la Mole la sfida principale sarà quella tra l’uscente Piero Fassino (Pd) e la consigliera comunale del M5S Chiara Appendino. Tra i militanti a 5 stelle c’è chi si augura possa avversarsi quella che ironicamente viene considerata la “profezia” dell’ex segretario Ds. Nel corso di una vecchia seduta del Consiglio comunale, attaccato dall’attuale candidata pentastellata, Fassino bollò la sua sfidante come la “Giovanna d’Arco della pubblica morale”, invitandola a prendere il suo posto: «Un giorno lei si sieda su questa sedia e vediamo se sarà capace». C’è già un precedente, amaro per lo stesso sindaco. Ovvero, quando nel 2009 sfidò Grillo invitandolo a fondare un partito: «Vediamo quanti voti prende…». Come finì è già storia.
A Fassino mancherà pure la stampella di sinistra di Sel. Airaudo è il volto di quella Torino operaia ancora presente in città e, in caso di ballottaggio, non è detto che metta il suo potenziale di voti – stimato due settimane fa intorno al 7% – a vantaggio dell’esponente dem. Non è un caso che Fassino abbia cercato di recuperare voti e sfondare al centro: verso i Moderati di Portas, così come verso l’universo dei transfughi del vecchio centrodestra. In campagna elettorale ha ottenuto pure l’appoggio di Enzo Ghigo (ex presidente di Regione di FI) e di Michele Vietti. Un laboratorio in salsa sabauda del Partito della Nazione. Poche chances sembra avere il centrodestra, diviso in tre candidati: Ovaldo Napoli, Alberto Morano e anche il centrista Roberto Rosso, che sarà sostenuto pure dagli alfaniani del Nuovo Centrodestra. Un derby in cui si giocheranno le gerarchie future in chiave nazionale, così come i rapporti di forza con le quali verranno decisi i capilista bloccati con l’Italicum, nel caso di un’ipotetica alleanza larga per le politiche. I voti del centrodestra a Torino possono però diventare decisivi al ballottaggio. Soprattutto se verrà creato un fronte eterogenero per far perdere Piero Fassino.
Alle Comunali correranno anche alcuni candidati minori. Tra questi l’ex europarlamentare Marco Rizzo, per il Partito comunista.
I SONDAGGI
Di certo, il secondo turno sembra vicino anche a Torino, se si tiene conto dei numeri prima del divieto di pubblicazione dei sondaggi, quindici giorni fa. Piero Fassino conservava ancora un ampio vantaggio al primo turno sulla candidata del M5S Chiara Appendino. Ma insufficiente per evitare il secondo turno, dove tutto potrebbe essere messo in discussione per la vittoria finale alle Amministrative.
Nell’eventuale secondo turno, in base ai numeri di 15 giorni fa, il divario era invece nettamente ridotto. Con Fassino ancora in testa, ma senza un margine del tutto rassicurante:
DOVE, COME E QUANDO SI VOTA
Ma quando si voterà? Le urne saranno aperte soltanto il 5 giugno, dalle 7 alle 23. Come si voterà? Nei Comuni – come Torino – con un numero di abitanti superiore a 15mila si vota con una sola scheda, dove sono riportati i nomi dei candidati sindaci e le liste che appoggiano il candidato. L’elettore può esprimere il voto in tre modi:
1. Tracciando un segno soltanto sul nome del Sindaco, votando così solo per il candidato Sindaco e non per la lista o le liste a quest’ultimo collegate.
2. tracciando un segno sul candidato sindaco e sul simbolo di una lista a lui collegata, indicando nel caso anche la preferenza per uno dei candidati alla carica di Consigliere appartenenti alla stessa lista (è possibile esprimere due preferenze, soltanto se di sesso opposto, ndr). Possibile è poi il voto disgiunto: ovvero si può tracciare contestualmente un segno sul nome di un candidato sindaco e il simbolo di una lista non collegato allo stesso candidato sindaco.
3. segnando una “x” soltanto sul simbolo della lista. La preferenza va alla lista e al candidato sindaco che questa appoggia;
Nei Comuni con più di 15mila abitanti viene eletto sindaco al primo turno il candidato che ottiene la maggioranza assoluta dei voti validi (almeno il 50% più uno).Nel caso in cui nessun candidato ottenga questo risultato, si tornerà al voto due domeniche dopo – il 19 giugno – per votare tra i due candidati che hanno ottenuto il maggior numero di voti, in un turno di ballottaggio. Ad essere eletto è il candidato che prende più voti.
Il Consiglio comunale viene invece stabilito seguendo queste regole, come spiega l’Anci: se le liste collegate al candidato eletto nel primo o nel secondo turno non hanno conseguito almeno il 60% dei seggi ma hanno ottenuto nel primo turno almeno il 40% dei voti, otterranno automaticamente il 60% dei seggi. I seggi restanti saranno divisi tra le altre liste proporzionalmente alle preferenze ottenute.