Robert Seldon Lady: i segreti dell’Italia che l’agente CIA vuole raccontare

16/09/2013 di Mazzetta

CHI HA AVUTO L’IDEA – Secondo Sabrina De Sousa fu proprio Castelli a fare letteralmente carte false per poter avere una “sua ” rendition da vantare a Washington, dove comunque qualcuno molto in alto nell’amministrazione Bush approvò l’operazione, salvo poi far finta di niente quando le cose andarono male. Negli ultimi mesi Seldon Lady ha mandato diversi segnali verso il nostro paese, spesso contraddittori, il suo stesso avvocato di recente ha ad esempio smentito la ricostruzione di De Sousa, che negli Stati Uniti aveva fatto causa a lui e Castelli solo per vedersela respinta, in un’intervista al Foglio:

“No. Non credo che un funzionario di tale anzianità ed esperienza come Castelli abbia mentito al presidente degli Stati Uniti o al suo rappresentante Condoleeza Rice. Tutte le prove indicano che il bersaglio era quello giusto. Forse sono stati sbagliati i tempi. Io credo sia Abu Omar che non sta dicendo tutta la verità. Non ho prove ma l’intera vicenda è molto strana. Dal mio punto di vista, come avvocato, Abu Omar sarebbe dovuto essere arrestato da Spataro, che stava investigando su di lui. Invece, eccezionalmente, Spataro ha personalmente aperto un procedimento legale per confiscare la casa di Lady e dare il ricavato a Abu Omar. Perché? Per caso Abu Omar è o è stato una fonte confidenziale di Spataro?”

TROPPE TRACCE – La spiegazione per la magistratura italiana è semplice: Abu Omar, colpevole o meno che fosse, è stato vittima di un reato, è stato rapito e torturato e ha diritto a un risarcimento da parte dei respnsabili. Seldon Lady peraltro deve anche rimproverare se stesso e lo stesso eccesso di fiducia che ha spinto gli americani ad agire in maniera tanto poco professionale da lasciare al loro passaggio una tale abbondanza di tracce, da servire il caso su un piatto d’argento alla procura di Milano. Quando la polizia ha perquisito la sua casa nel 2005 ha trovato foto di Abu Omar nel suo computer e una prenotazione per un volo da Zurigo al Cairo pochi giorni dopo la rendition di Abu Omar, dove Seldon Lady si era recato per assistere ad alcuni interrogatori, anche se lui dice senza mai esser stato testimone di torture.

FALLITO – Oggi l’ex agente della CIA è in bancarotta ed anche il suo matrimonio è fallito, dice lui come conseguenza di quanto ha dovuto patire per colpa dell’agenzia, che oltre a non averlo coperto ha fatto poco per risarcirgli i danni economici che ha subito. Lady, che all’epoca del sequestro era a un anno dalla pensione, aveva mediato di ritirarsi in Italia, doveaveva comprato anche un’azienda agricola, ma anche quella è stata sequestrata dalla magistratura.

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