Robert Seldon Lady: i segreti dell’Italia che l’agente CIA vuole raccontare

16/09/2013 di Mazzetta

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NIENTE DA PERDERE – Nell’ultima intervista al Wall Street Journal si è detto “abbastanza disperato”, ha spiegato che dalla CIA ha ricevuto denaro, ma non sufficiente a ripianare le perdita subite, che si deve pagare da solo il costi legali come tutti gli altri, in particolare ora che non può più viaggiare all’estero per lavorare. Lady infatti è stato fermato tempo fa a Panama, su mandato italiano, anche se poi il governo locale lo ha lasciato andare subito con tanti saluti a Roma. A lui la CIA avrebbe detto di non andare all’estero almeno per un paio d’anni e ovviamente di lasciare casa e affari che aveva messo insieme a Panama. Stesso destino per De Sousa, che da anni è impedita a lasciare il paese per paura di essere cattturata all’estero, anche se l’unico contro il quale la magistratura italiana ha emesso un mandato di cattura internazionale è proprio Seldon Lady.

È STANCO – L’uomo dice di essere stanco e di voler fare di tutto per uscire da una situazione che gli è diventata insopportabile, dalla richiesta di grazia fino all’idea di consegnarsi alle autorità italiane, anche se “alle mie condizioni”. L’Italia tuttavia non ha mai chiesto la sua cattura proprio agli Stati Uniti e nemmeno l’estradizione e forse Lady bluffa quando dice: “Se l’Italia crede di avere la volontà politica d’arrestate un ex ufficiale della CIA e tenerlo in prigione per sei anni, mi tolgo il cappello”. Italia con la quale dice di aver sempre collaborato lealmente e, oltre ai teorici attentati di matrice islamica nel nostro paese, accenna al caso della rendition da un paese sudamericano di un boss della mafia, tradotto a Panama e poi in Italia senza estradizioni o procedure giudiziarie di alcun tipo. Il boss fu poi condannato e la conferma del suo rapimento potrebbe nuocere al nostro paese, come alla sua condanna. Che si tratti di messaggi lanciati anche alle autorità italiane o semplicemente delle parole di un uomo disperato non si può dire, di certo Lady è stato parecchi anni in Italia ed è al corrente di molte cose che, se rivelate, potrebbero dar fastidio a Roma.

VUOTANO IL SACCO – Lady però al WSJ smentisce quanto affermato dal suo legale a Il Foglio, accodandosi a De Sousa nel descrivere Castelli come una persona che voleva portare a termine la rendition per trarne benefici per la carriera, dicendo che “Castelli mi odiava molto” e descrivendolo in termini poco lusinghieri. Come De Sousa anche Lady sembra non avere più nulla da perdere e pare intenzionato a farlo sapere al mondo, soprattutto a quel mondo, di qua e di là dall’Atlantico, che dopo aver perpetrato i peggiori orrori ed errori nel quadro della “war on terror”, hanno lasciato i servitori dei due paesi con il cerino in mano.

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