Roma Curva Sud barriere addio?
08/02/2016 di Maghdi Abo Abia
Roma Curva Sud barriere addio? Questo potrebbe essere il destino delle protezioni installate su richiesta del Prefetto della Capitale Franco Gabrielli che ha confermato come la questione dell’Olimpico stia arrivando a conclusione grazie anche all’interessamento della società giallorossa: «C’è un accordo con la Roma per risolvere la questione dello stadio».
ROMA CURVA SUD BARRIERE, IN ATTESA DELL’INCONTRO TRA LE PARTI
Roma Curva Sud barriere, il giorno potrebbe essere domani, quando si terrà in Prefettura un incontro tra Gabrielli, Lazio, Roma e Coni. L’obiettivo è quello di far tornare i tifosi nel loro settore. Per questo l’incontro è stato richiesto dal Presidente Pallotta e sollecitato dai dirigenti. Serve un punto d’incontro ma a quanto pare ci siamo. Tuttavia gli interessati, e in particolar modo il Prefetto Gabrielli, non vuole sentire parlare di marcia indietro.
ROMA CURVA SUD BARRIERE, LE PAROLE DI FRANCO GABRIELLI
Così il Prefetto, a proposito della Roma Curva Sud barriere, ripreso dalla Gazzetta dello Sport: «C’è un percorso che è stato sollecitato dalle due società, in particolar modo dalla Roma, ed è stato siglato una sorta di accordo per trovare un percorso che concili gli interessi di tutti. Leggevo, ed è una cosa che mi fa molto sorridere, che è Gabrielli che non vuol sentire parlare di queste cose ma lo dico per l’ennesima volta, perché mi sono stancato di fare il San Sebastiano su questa vicenda: la divisione delle curve non è un’idea di Gabrielli, è un’indicazione del Ministero dell’Interno e di una specifica task force dell’aprile 2014, è una richiesta del questore, esaminata dal comitato per l’ordine e la sicurezza e siccome io sono uno che si assume le responsabilità, me ne sono fatto carico insieme ad altri».
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ROMA CURVA SUD BARRIERE, «IL TEMA DELLE DIVISIONI SOLO DI GABRIELLI? FREGNACCE»
«Poi dire che il tema delle divisioni sia esclusivo di Gabrielli -continua il Prefetto sul tema della Roma Curva Sud barriere- è molto scorretto come il discorso sui Daspo incrementati su indicazione mie, le sanzioni per il cambio di posto: sono tutte ‘fregnacce’, perché sono cose che non competono a me. La mia preoccupazione era una sola: che in una curva da 8mila posti entrassero 12mila persone, fine».