La Romania verso l’obbligo vaccinale per l’iscrizione a scuola
07/08/2017 di Redazione
La Romania è colpita dalla più grave epidemia di morbillo, che l’Europa vedesse da decenni: quest’anno sono morti 32 bambini e più di 8.000 persone hanno contratto il virus. Nel paese il tasso di vaccinazione è dell’86%, ma ci sono zone rurali in cui è appena del 50. Ora il governo di Bucarest corre ai ripari: ha da poco presentato al Parlamento una legge per introdurre l’obbligo vaccinale per i bambini che s’iscrivono a scuola.
Il Financial Times ha intervistato una pediatra di Bucarest, Anca Draganescu, sconvolta dai decessi a causa del morbillo dei suoi giovani pazienti. «Ci aspettavamo che accadesse, perché il tasso di vaccinazione è diminuito molto negli ultimi anni. Non è stata una sorpresa: sapevamo che l’epidemia sarebbe arrivata».
ROMANIA, LA PROPOSTA DEL GOVERNO DI RENDERE OBBLIGATORI I VACCINI PER I BAMBINI ISCRITTI A SCUOLA
l primo ministro della Romania, Mihai Tudose, in carica dallo scorso 29 giugno, martedì ha dichiarato: «Se un genitore praticamente condanna il figlio a soffrire, e non solo suo figlio, ma l’intera comunità di cui fa parte, allora lo Stato è obbligato ad intervenire». Una dichiarazione che è stata fortemente criticata dal foltito fronte no vax della Romania. «Non ha il diritto di dirmi come devo prendermi cura di mio figlio», ha dichiarato Ani Critu, un’attrice di 38 anni, che ritiene che l’eruzione cutanea e i problemi intestinali di suo figlio di quattro anni siano stati causati da una reazione avversa alle vaccinazioni.
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Non sono solo le scelte dei genitori no vax a spiegare i bassi tassi di immunizzazione in Romania. Nel paese – dove le truffe nella sanità sono all’ordine del giorno e c’è una grande riluttanza a fidarsi di un sistema ritenuto corrotto – c’è anche un problema di accesso al farmaco, soprattutto in zone rurali, dove gran parte della popolazione è di etnia rom. Per questo il governo ha lanciato una campagna nazionale di vaccinazione e sta cercando di assicurare adeguate scorte di vaccini.
MORBILLO, NON È SOLO LA ROMANIA A PREOCCUPARE
Il Financial Times guarda con preoccupazione, però, anche a quello che sta accadendo in Italia, nonostante i morti per morbillo in Romania rappresentino l’85% dei decessi in Europa.
Il caso della Romania è l’apice di un’ampia ripresa del morbillo in diversi paesi europei, nonostante dal 1979 sia disponibile un vaccino efficace, che gli esperti di vaccini speravano potesse eradicare per sempre il virus (…). In Italia, dove il leader Beppe Grillo ha condannato i programmi di immunizzazione, dicendo che «i vaccini uccidono», i medici quest’anno hanno registrato più di 3.000 casi di morbillo, sei volte di più dello stesso periodo del 2016. In Germania sono stati registrati 700 casi nei primi sei mesi del 2917, un incremento di cinque volte.
Foto copertina: ANSA / CIRO FUSCO