Il Grande Oriente d’Italia attacca Rosy Bindi perché ha detto che la massoneria è un varco per la mafia | VIDEO
26/09/2017 di Gianmichele Laino
La puntata di Presadiretta di ieri è stata tra quelle di maggior successo nella storia della trasmissione. L’équipe di Riccardo Iacona ha indagato sui rapporti tra mafie (in modo particolare la ‘ndrangheta) e la massoneria ufficiale. Nel corso della trasmissione, Rosy Bindi – presidente della commissione parlamentare Antimafia – ha rilasciato delle fortissime dichiarazioni.
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ROSY BINDI MASSONERIA, GUARDA L’INTERVISTA A PRESADIRETTA
L’intervista integrale di @raffaellapusc a @rosy_bindi Presidente della Commissione Parlamentare Antimafia #Presadiretta pic.twitter.com/nOZnt5yd5G
— Presa Diretta (@Presa_Diretta) 25 settembre 2017
«Abbiamo avuto dubbi sull’istituzione massonica, perché si è rifiutata di collaborare con l’istituzione parlamentare – ha detto Rosy Bindi parlando dell’inchiesta che la commissione sta portando avanti sulla massoneria -, si è rifiutata di trasmettere gli elenchi per difendere il buon nome dell’ordine. Si è presentata, insomma, come un vero e proprio organismo separato».
Eppure, secondo la Bindi, il ruolo della massoneria all’interno delle organizzazioni mafiose è piuttosto chiaro. «Noi non stiamo facendo un’inchiesta sulla massoneria – ha continuato la Bindi -, ma stiamo cercando di scoprire i mafiosi massoni. Siamo nel bel mezzo di una riorganizzazione delle mafie che vedono insieme pezzi di vecchie organizzazioni a delinquere, pezzi della massoneria, pezzi degli apparati statali. Insomma, la massoneria è un nuovo varco per le mafie».
La Bindi, infine, ha detto di aver esaminato elenchi delle logge massoniche ufficiali all’interno dei quali – specialmente in Calabria e in Sicilia – compaiono nomi di condannati per il reato di associazione mafiosa (416-bis) o di persone che hanno in corso procedimenti penali con la stessa accusa.
ROSY BINDI MASSONERIA, LA REAZIONE DEL GRANDE ORIENTE D’ITALIA
Il Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia Stefano Bisi ha attaccato sia Rosy Bindi, sia a trasmissione Presadiretta, sollevando un polverone di polemiche anche sulle modalità di gestione del servizio pubblico. «Siamo stufi di strumentalizzazioni e di subire attacchi immotivati – ha detto Bisi -. Bisogna essere più precisi quando si parla di membri della massoneria ufficiale condannati per mafia: potrebbero esserci casi di omonimia o casi di persone espulse dalle logge».
Bisi, inoltre, attacca la trasmissione Presadiretta: «Non si possono lanciare proclami – afferma – di tale portata attraverso il servizio pubblico. Il Grande Oriente d’Italia si oppone e denuncia il pericoloso clima di caccia alle streghe che mina fortemente la libertà di associazione, la stessa democrazia, e mette in pericolo i suoi associati e da subito avvierà le opportune tutele legali a salvaguardia dell’immagine dell’Ordine e dei fratelli».