Scontri a Napoli, la moglie di de Magistris: «Anche io al corteo, i black bloc erano ai margini»
13/03/2017 di Redazione
«C’ero anche io in piazza. Il corteo era pacifico I black bloc erano ai margini». Parla così due giorni dopo gli scontri di Napoli la moglie del sindaco Luigi de Magistris. In un’intervista rilasciata a Grazia Longo per il quotidiano La Stampa, Maria Teresa Dolce, professoressa di diritto, non si mostra per nulla pentito di aver partecipato alla manifestazione organizzata contro la visita a Napoli del leader della Lega Nord Matteo Salvini, iniziativa che ha scatenato un aspro botta e risposta tra il segretario del Carroccio e il primo cittadino della città partenopea.
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LA MOGLIE DI DE MAGISTRIS: «AL CORTEO C’ERA ARIA DI FESTA»
La moglie di de Magistris sottolinea che «manifestare è un diritto costituzionale». «Eravamo animati da uno spirito pacifista – dice parlando del corteo – e non potevamo tacere contro il razzismo di Salvini». «Il suo odio per Napoli e per il Sud è cosa nota, un’ostentazione continua sulla quale ritengo che non sia giusto soprassedere. Quelli che prima del corteo suggerivano di evitarlo, di ‘fare attenzione’, facevano un’operazione subdola. Era un modo per violare un diritto sancito dalla Costituzione: una sorta di nuovo fascismo». Gli incappucciati erano dunque isolati:
Neppure un po’ di imbarazzo per aver partecipato alla manifestazione degenerata in scontri con le forze dell’ordine?
«No, perché i black bloc erano ai margini del corteo. Che io ho comunque dovuto abbandonare prima che esplodessero le bombe carta perché mio figlio aveva la febbre».
Ma lei i black bloc li aveva visti?
«Sì li avevo notati, ma non facevano parte del corteo che era assolutamente pacifico, composto da gente tranquilla, famiglie con figli sul passeggino, tamburi. C’era aria di festa, sembrava il carnevale di una settimana fa a Scampia. Le frange violente stavano a margine del corteo, noi non avevamo niente a che spartire con loro. Anzi eravamo sorpresi che fossero lì».
(Foto: ANSA / CIRO FUSCO)