“Se mi ignori mi innamoro”. Su Facebook stravincono i bastardi
11/02/2011 di Redazione
Il social network funziona come i romanzi dell’Ottocento: più tu non mi rispondi più mi struggo e mi consumo d’amore non corrisposto
Mi piace e quindi vado a vedere se mi cerca. Se lo cerco vuol dire che mi piace. Questo è ciò che pensa l’utente femmina di Facebook quando inizia una corrispondenza con un utente maschio. Fa bene? Chi lo sa. Comunque lei si comporta così. Le donne su Facebook tendono a mostrare maggiori aspettative nei confronti del maschio che non le considera. Più si avvicina San Valentino, più le donne vanno a vedere se il loro presunto principe azzurro risponde ai loro post. Ogni dieci minuti, addirittura. “È il principio della reciprocità,” dicono gli psicologi Erin Whitchurch, Timothy Wilson and Daniel Gilbert. “Se vogliamo saper quanto Bob piace a Sara, il miglior segnale è sapere quanto Sara ritiene di piacere a Bob.”
ATTRAZIONE UNILATERALE – L’attrazione non-romantica (e non sconvolgetevi se i rapporti sul web possono svilupparsi con modalità anaffettive) dimostra che si trae un certo piacere nell’incertezza della corresponsione. Anche alle medie e alle superiori funziona così, ma magari uno si dimentica di dinamiche che poi sperimenta da adulto nella ricerca di un partner nel social network. Alla fine sei più contento quando non sai per certo che l’altro sia interessato piuttosto che quando sei sicuro di piacere. Insomma, su internet funziona allo stesso modo che nella vita reale, per cui il dubbio risulta più intrigante della certezza.
NON GUARDARMI CHE TI PENSO – “Quando le persone sono certe che avverrà qualcosa di rassicurante, inizieranno ad adattarsi.” Dicono gli psicologi. “Saranno meno preoccupate, e di conseguenza meno attratte. È inoltre inevitabile che, quando uno è in dubbio circa una risposta a cui tiene in modo particolare, fa fatica apensare a qualcosa d’altro.” Il concetto vale anche per i rapporti sentimentali avviati sul web. “Mi piace davvero se mi collego per vedere se mi ha risposto.” Questa è la regola, per verificare la quale l’Università della Virginia ha reclutato 45 donne chiedendo loro se Facebook sia un buono strumento per fare conoscenze. La ricerca ha coinvolto anche studenti dell’Università del Michigan e dell’UCLA. Ogni partecipante femmina ha visionato profili di altrettanti ragazzi e ha potuto scegliere chi preferisse. Dopo aver operato la scelta, le ragazze hanno contattato i ragazzi. Risultato: le donne erano più attratte dai ragazzi che non se le filavano manco di striscio. I maschi sono avvertiti: le donne vi guardano di più se le considerate di meno. Conviene approfittare, finché dura.