#SeRenzieVieneACasaMia: l’hashtag di Beppe Grillo scatena grammar nazi e fan del congiuntivo
27/01/2016 di Stefania Carboni
#SeRenzieVieneACasaMia. L’hashtag è rilanciato in queste ore dal blog di Beppe Grillo
Cosa diresti al Bomba se venisse a casa tua? Mandagli un messaggio su Twitter con #SeRenzieVieneACasaMia o scrivilo nei commenti. Facciamogli conoscere la realtà quotidiana di milioni di italiani che non ne possono più del suo governo che pensa solo ai banchieri, ai parenti e ai migliori amici.
Una genialata. Se non fosse per quel congiuntivo che latita. Una cosa imperdonabile su Twitter, regno dei grammarnazi per eccellenza. E infatti Twitter non perdona.
Ovviamente un trend in Italia non può avere un congiuntivo azzeccato #SeRenzieVieneACasaMia pic.twitter.com/DCOfe5VmtC
— Lewis. (@httplew) 27 Gennaio 2016
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#SERENZIEVIENEACASAMIA: I DUBBI DEI PARLAMENTARI
L’assenza del congiuntivo ha il potere di animare anche piccate discussioni nei corridoi del Movimento 5 stelle a Roma. Alcuni parlamentari sembrano restii a condividere il post proprio per l’assenza del congiuntivo. Nessuno vuole passare per ignorante. Milano però comanda e la Capitale deve eseguire. Finora però solo qualcuno, fra deputati e senatori, ha condiviso il contenuto sui social: in solitario coraggio.
#SeRenzieVieneACasaMia non gli faccio coprire le statue pic.twitter.com/TBB3xDKmSS — carlo sibilia (@carlosibilia) 27 Gennaio 2016