Severino Antinori grida al complotto: «La donna che mi accusa è dell’Isis»
18/05/2016 di Redazione
Severino Antinori, il ginecologo arrestato venerdì scorso a Roma e accusato di aver prelevato da una donna ovociti contro la sua volontà, continua a difendersi attraverso giornali e tv: ieri, in un intervista al TgR Lombardia, il ginecologo ha affermato di essere vittima di un complotto ordito ai suoi danni nientemeno che dall’Isis, di cui la donna che lo accusa sarebbe un’affiliata. «Era una dell’Isis» – ha detto Antinori, spiegando anche che lui l’avrebbe scoperta e «lei l’ha buttata su quella cosa perché l’ho scoperta» – sostiene alludendo che l’accusa della rapina degli ovuli sarebbe stato un modo per incastrarlo.
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SEVERINO ANTINORI: «CONTRO DI ME COMPLOTTO DELL’ISIS»
Su Il Giornale, Nino Materi riporta con maggiore precisione le dichiarazioni di Severino Antinori, che chiama in ballo anche la Chiesa, oltre che l’Isis:
«Chiesa, Isis e mondo arabo vogliono infangare le mie tecniche di fecondazione assistita che hanno avuto successo in tutto il mondo. La donna che punta il dito contro di me non è spagnola, viene da Marrakech. Le è stato ordinato di falsare la verità. Ma io non mi faccio ammazzare da gente così»
SEVERINO ANTINORI: «LEI SI È AUTO-LESIONATA»
Severino Antinori ha poi proseguito la sua difesa anche a Pomeriggio Cinque, dando una spiegazione tutta sua ai segni di violenza sul corpo della donna:
«Nessun tipo di violenza. Lei si è auto-lesionata. All’uscita si è fatta male con il bastone, abbiamo 30 prove, La signora si è sottoposte a tecniche di ovodonazione, con tanto di spiegazione in spagnolo e in arabo. Non era ignara. Ha tentato, io non volevo, mi ha incontrato l’11 novembre in un locale dove si gioca, dove si balla… Sapeva il mio nome… io dico: “ma come fai a sapere il mio nome?” e glielo dicono in francese, in italiano e in spagnolo. “So che lei è molto bravo e vorrei donare gli ovuli”, vabbè… arrivederci… dopo due ore è nel mio albergo».
(Photocredit copertina: ANSA)