Silk Road, il creatore rischia l’ergastolo
06/02/2015 di Maghdi Abo Abia
Ross Ulbricht, 31 anni, creatore di Silk Road, è stato giudicato colpevole da un tribunale americano di tutti e sette i capi d’accusa a lui imputati tra cui traffico di droga, pirateria informatica, riciclaggio di denaro. Rischia l’ergastolo. Il giro d’affari tra il 2011 ed il 2013 è stato valutato, ricorda Rainews, in oltre 200 milioni di dollari.
COS’ERA SILK ROAD –
«Silk Road», letteralmente «Via della Seta» era un sito di commercio elettronico che funzionava attraverso i servizi nascosti del software di anonimato Tor. La piattaforma offriva vari prodotti classificati come oggetti di contrabbando dalla maggioranza delle giurisdizioni mondiali. Sul sito era possibile anche acquistare droghe di vario genere. Il sito faceva parte del cosiddetto «Deep Web», una galassia di siti a cui si accede solo con Tor senza che il traffico venga monitorato.
LEGGI ANCHE: Quando i Bitcoin alimentano il mercato della pedopornografia online
LE ACCUSE DELL’FBI –
Ross Ulbricht è stato arrestato dall’Fbi nell’ottobre 2013, con l’accusa di essere la mente del sito web per la vendita di prodotti illegali, tra cui narcotici, documenti falsi e droga. Per il pagamento venivano accettati i bitcoin. 30.000 di questi vennero sequestrati nel corso del raid e messi all’asta. Secondo le autorità nei suoi due anni di vita il sito aveva generato 213,9 milioni di dollari in vendite e 13,2 milioni di dollari in commissioni.
«DREAD PIRATE ROBERTS È LUI» –
I difensori dell’uomo hanno spiegato che il loro assistito ha lasciato il controllo della piattaforma pochi mesi dopo aver creato il sito. Secondo l’accusa invece non ci sono prove del fatto che Ulbricht si sia allontanato dal mercato nero. Ed i giudici hanno dato peso alla versione degli inquirenti: dietro al nome «Dread Pirate Roberts» si nascondeva proprio Ross Ulbricht.
(Photocredit copertina Lapresse-REUTERS/Jane Rosenberg)