Silvio Berlusconi rinviato a giudizio per corruzione in atti giudiziari
28/01/2017 di Andrea Mollica
Silvio Berlusconi è stato rinviato a giudizio. Il leader di Forza Italia inizierà un nuovo processo il 5 aprile. L’accusa è corruzione in atti giudiziari. Secondo i pm Berlusconi avrebbe fornito 10 milioni di euro a numerose ragazze, le cosiddette olgettine, per mentire nel procedimento per prostituzione minorile, in cui è stato assolto. Secondo il quadro accusatorio i pagamenti alle ragazze che partecipavano alle cosiddette cene di Arcore sono proseguite fino a poco tempo fa, e assommano a circa 10 milioni di euro, di cui 7 alla sola Karima El Mahroug, soprannominata Ruby. Silvio Berlusconi dovrà quindi affrontare un nuovo processo mentre sta cercando di annullare l’interdizione ai pubblici uffici che ha subito come pena accessoria dopo la condanna definitiva per frode fiscale. In caso di elezioni anticipate così come di scioglimento normale della legislatura Berlusconi non potrà candidarsi al Parlamento, né esser nominato in incarichi pubblici. Gli avvocati di Berlusconi non hanno mai negato che il loro assistito abbia fornito denaro, anche se in cifre minori, alle ragazze che hanno testimoniato al processo Ruby, ma son sempre definiti come forme di generosità.