Silvio Berlusconi e Umberto Smaila, tra Colpo Grosso e Odissea nell’Ospizio
26/08/2015 di Boris Sollazzo
SILVIO BERLUSCONI E UMBERTO SMAILA –
Tra ritorni clamorosi e una destra che non sa ancora trovare una nuova identità, Silvio Berlusconi ha deciso di scuotere l’ambiente con un confronto, un vertice, un tête-à-tête di quelli che possono cambiare il destino di un paese. Putin? Merkel? No, di più. Beppe Grillo? Fuocherello. Anche lui è un comico. Parliamo del 65enne Umberto Smaila. Sì, proprio lui, l’uomo che ha cambiato l’immaginario del nostro paese e, soprattutto agli occhi dei suoi nemici e di quelli del leader di Forza Italia, ha inventato quello berlusconiano “tutto tette e cotillons” con Colpo Grosso (eppure il programma era solo coprodotto da Fininvest, ma andava su Italia 7, legata a sua emittenza).
oooooooh.. tutti insieme dai: OOOOOOOOOOH viiiiiita oh vita miaaaa.. ♫ #karaoke #berlusconi #calà #smaila pic.twitter.com/zCQx4IvCov
— Giuseppe Di Bella (@velodicedibella) 31 Ottobre 2014
Mentre a Villa Certosa si affollano i “ritornanti”, tutti quelli che avevano abbandonato Silvio e che ora vogliono tornare all’ovile, il Cavaliere ha deciso di scegliere un luogo di riflessione degno della sua storia: lo Smaila’s di Porto Rotondo. Merito di Francesca Pascale, tubino nero e padrona della pista, grande fan del cabarettista e dell’ex Gatto della via dei miracoli. Capito?
Si è sfiorato il dramma, però, ci rivela Stefano Landi sul Corriere della Sera. Un tavolo per Silvio e la sua fidanzata era già prenotato giovedì. Ma lui, che sembrava convinto, ha disdetto all’ultimo. «Sembrava la favola del lupo – si confida l’Umberto che non ha mai tradito Berlusconi, altro che Bossi – invece Pascale l’ha convinto. Lei, abbronzatissima, scatenatata in canti e balli come sempre». Ma non ce ne voglia la ragazza napoletana, noi vogliamo sapere di lui. Anzi, di loro: l’ex Gatto e il Caimano, insieme dopo quella sera di 25 anni fa a Poltu Quatu, con il secondo a cantare Aznavour e ammaliare le signore con le sue doti di chansonnier.
SILVIO BERLUSCONI E UMBERTO BOSSI, LA SERATA –
«E’ più riservato di un tempo». Ci stupisce subito, Umbertone, con una rivelazione choc. «Solo sul finire della serata, intonando “I migliori anni della nostra vita” di Renato Zero sono riuscito a strappargli un duetto. Lo ha fatto per me, per accontentarmi». Il sacrificio è testimoniato dalle foto sul giornale di Via Solferino: Berlusconi che alza le mani con pudore per segnare il tempo della musica, l’ex premier che abbraccia e canta con il suo guru con viso chiaramente schivo.
Cantano Renato Zero. A rimpiangere il tempo passato sembra. Ma in realtà entrambi si sentono ancora giovani. E infatti Smaila lo chiama Silvio, come ai bei tempi, quelli di Domenica In Five che lanciò i Gatti di Vicolo Miracoli in tv, su Canale 5.
E seppure l’amico ora è meno incline a occupare la scena, rimane un mattatore che chiede subito di soddisfare uno dei suoi pallini: sdoganare un repertorio di canzone napoletana comica. «Così Mariano Apicella ha aperto la serata. Al mio “alzate le mani” però ha seguito le danze dal suo divanetto. Con me è difficile restare fermi».
E poi le storielle, le barzellette, immancabili. E il Milan, con Balotelli al centro di tutto ma fortunatamente nessuna battuta sulla sua abbronzatura. «Ha tranquillizzato i milanisti presenti che il sergente Mihajlovic lo metterà in riga».
Politica, quasi nulla. «Ci ha raccontato della telefonata con il presidente tunisino, sul tema dei profughi, è stato l’unico momento serio della nottata». Lo dice quasi deluso Umberto, con lui certe cose non si fanno. Per lui al mare ci sono solo turisti e yacht, altro che immigrati e barconi.
SILVIO BERLUSCONI E UMBERTO SMAILA, LA CENA –
La cena in questione, raccontata da Libero ieri, si è tenuta in un vip corner creato appositamente dal padrone di casa per evitare a Berlusconi l’assedio di fan e la richiesta di foto e autografi. Con loro, il top: Franco Carraro con la moglie, la senatrice azzurra Mariarosaria Rossi, Bruno Vespa («costretto al ruolo di spalla») e suo nipote Andrea Ruggeri, fidanzato di Anna Falchi e responsabile dei rapporti di Forza Italia con le tv. E poi lui: Jerry Calà. «Era a Budoni in vacanza, non se l’è fatto ripetere due volte e ci ha raggiunto». Che trio.
Il momento della sincerità, delle rivelazioni, arriva a notte inoltrata. I due, decidono di parlare delle cose più importanti, di dare un’altra spallata all’Italia con le loro intuizioni. Altro che Tasi e Imu, quisquilie con cui si è dilettato Renzi tra Pesaro e Rimini.
Alle tre di notte, il Cavaliere ha avvicinato il padrone di casa e a bruciapelo gli ha chiesto: «Rifaresti Colpo Grosso?». «Gli ho risposto che è un programma fuori tempo, anche se le ragazze cin-cin sono state scopiazzate ovunque». Il coraggio di non ripetersi, il coraggio di mettere i puntini sulle i e rivendicare la propria pesante eredità, mai riconosciuta. Il Garibaldi delle scosciate non ci sta.
E poi il nostro ora ha altri sogni: il grande schermo. E non si lascia scappare l’occasione. «A gennaio inizierò a girare con i Gatti un film sulla nostra storia. Con Jerry ci siamo buttati tra le sue braccia: gli ho chiesto il regalo di produrcelo con Medusa. Si intitolerà Odissea nell’Ospizio».
Silvio, lo sappiamo, non sa dire di no. E quella serata, con Calà tra le braccia, era da doppia libidine con i fiocchi. Smaila lascia tutti con l’ultimo scoop. «Ha sorriso e mi ha lasciato con una mezza promessa». Forse deve chiedere a Salvini, chissà.
(Foto Facebook Umberto Smaila)