Lega Nord, sindaca finisce «fuori dal partito» perché ha sposato una coppia gay
11/10/2016 di Redazione
Finire «fuori dal partito» per aver ‘sposato’ una coppia gay. È il destino di Maria Scardellato, sindaca leghista di Oderzo, comune di circa 20mila abitanti in provincia di Treviso, aspramente criticata dai rappresentanti provinciali e regionali del Carroccio dopo la celebrazione dell’unione civile di due uomini, compagni da undici anni.
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LEGA NORD, SINDACA FUORI PER AVER CELEBRATO UN’UNIONE CIVILE
Il segretario veneto del partito di Matteo Salvini, Gianantonio Da Re, e quello trevigiano, Dimitri Coin, sostengono che contro il primo cittadino ci saranno sicuramente ripercussioni. Lo racconta il Corriere del Veneto:
«La Lega ha questo che la distingue dagli altri partiti: che ci sono dei principi chiari e una linea precisa. E c’è un solo sindaco leghista in Veneto che è andato contro la linea di partito. Poteva evitarlo». Così parlò Gianantonio Da Re, il segretario regionale del Carroccio, nel giorno in cui uno dei suoi primi cittadini trevigiani ha «celebrato» l’unione civile di una coppia omosessuale in municipio. Succede a Oderzo, sinistra Piave, dove la sindaca Maria Scardellato – eletta a giugno con una netta vittoria – ha firmato il documento con cui due uomini, compagni da 11 anni, hanno ottenuto il riconoscimento della loro famiglia davanti alla legge. La gioia dei due «sposi» si scontra però con una polemica durissima sollevata dal segretario provinciale Dimitri Coin: «Scardellato si pone fuori dal partito – afferma, netto -. Ci saranno delle ripercussioni, sicuramente, perché il partito è più importante del singolo sindaco».
E quali saranno le ripercussioni dei vertici della Lega Nord? Non è chiaro. Coin ribadisce che la sindaca Scardellato doveva lasciarre la registrazione dell’unione civile ai funzionari. «Comodo prendere i voti della Lega e poi non fare quello che l’elettore si aspetta», dice.
(Foto di copertina: ANSA / ETTORE FERRARI)