Sole 24 Ore, perquisizioni della Finanza: 10 indagati, anche il direttore Napoletano
10/03/2017 di Redazione
Il nucleo speciale di Polizia valutaria della Guardia di Finanza sta eseguendo 4 decreti di perquisizione nell’ambito dell’inchiesta della Procura di Milano sui conti del gruppo Sole 24 Ore. L’inchiesta al momento vede 10 persone indagate per false comunicazioni sociali e appropriazione indebita da circa 3 milioni di euro. Al centro dell’indagine vi è una presunta fittizia sottoscrizione di decine di migliaia di abbonamenti digitali. Tra gli indagati ci sono un parlamentare e l’attuale direttore del più importante quotidiano economico italiano.
Come spiega Luigi Ferrarella sul Corriere della Sera, la vicenda riguarda il giallo delle 109.500 copie digitali multiple dichiarate nel marzo 2016 dalla casa editrice controllata da Confindustria ma poi sospettate di essere copie fantasma e perciò tolte dal computo della diffusione dalla società Ads certificatrice delle vendite dei giornali. La Procura di Milano è uscita allo scoperto dopo tre mesi di accertamenti e interrogatori di testimoni su due capitoli. Nel decreto di perquisizione firmato dal procuratore Fabio De Pasquale e dal Pm Gaetano Ruta si legge che le vendite delle copie digitali sono state «enfatizzate» e sono «false». Secondo la procura, ci sarebbe stato «uno scostamento tra la rappresentazione della realtà economica della società e la situazione effettiva» e «si è veicolato un messaggio largamente positivo sull’andamento economico (vendite crescenti e ricavi correlativi in aumento), laddove le vendite sul digitale tanto enfatizzate erano false e una percentuale significativa delle quote cartacee andava dritta al macero».
SOLE 24 ORE, GLI INDAGATI
Sono due i filoni dell’inchiesta sui conti del Sole 24 Ore. Come scrive ancora Ferrarella sul Corriere della Sera, nel primo filone, che ipotizza il reato di false comunicazioni sociali a causa dell’impatto della fittizietà di quelle copie multiple digitali sui conti reali del bilancio 2015, sono indagati l’attuale direttore Roberto Napoletano, responsabile anche di Radio 24 e dell’agenzia di stampa Radiocor, Benito Benedini, ex presidente della casa editrice durante la presidenza confindustriale di Giorgio Squinzi ed ex presidente di Fondazione Fiera Milano e di Assolombarda, e Donatella Treu, già amministratore delegato e direttore generale del gruppo quotato in Borsa.
Come riporta il Corriere della Sera, nel secondo filone, che riguarda l’opaco rapporto tra il mondo del Sole 24 Ore e la società inglese Di Source Limited (incaricata di raccogliere e attivare gli abbonamenti digitali di copie in realtà inattive) risultano indagati per l’ipotesi di reato di appropriazione indebita l’ex direttore dell’area digitale del gruppo Sole 24 Ore, Stefano Quintarelli, attuale deputato di Scelta Civica per l’Italia e professore fra i più attivi nella legislazione sul web, l’ex direttore finanziario del gruppo editoriale Massimo Arioli, l’ex direttore dell’area vendite Alberti Biella, poi Filippo Beltramini, direttore di una società inglese (la Fleet Street News Ltd) interamente controllata dalla Di Source Limited, e responsabile dei rapporti con i clienti italiani della Di Source, il commercialista Stefano Poretti, e infine Giovanni Quintarelli, imprenditore e fratello del deputato Stefano.
Le copie digitali del Sole 24 Ore sarebbero state gonfiate nei numeri proposti agli inserzionisti pubblicitari e al mercato editoriale.
(Foto: ANSA / MATTEO BAZZI)