Arriva il sollecito per le vaccinazioni del figlio morto. La mamma: «Una vergogna»
14/11/2017 di Redazione
A Fano, in provincia di Pesaro Urbino, Giorgia Marcelli, la mamma di Alessandro Carboni, ha ricevuto una lettera di sollecito per le vaccinazioni del figlio morto di una grave malattia, ormai otto anni e mezzo fa. «È una vergogna quello che è capitato a me potrebbe accadere a chiunque: aggiornate i dati per evitare queste gaffe tremende», denuncia mamma Giorgia, che in memoria del figlio ha creato l’associazione Il piccolo grande Alessandro.
Il sollecito per le vaccinazioni del figlio morto aveva anche una scadenza: il 17 gennaio 2018. La lettera è stata spedita dall’Area Vasta 1, a cui la signora ha tentato invano di segnalare il terribile errore. Il numero da chiamare è quello del dottor Marco Monaldi, ma bisogna farlo in fasce orarie ben precise: mercoledì e giovedì dalle 12.30 alle 13.30. In sostanza solo due ore a settimana, nel resto del tempo risponde una segreteria telefonica. Giorgia Marcelli – riferisce il Resto del Carlino – ha provato a mettersi in contatto col medico più volte, ma senza riuscire: «Sono due settimane che ci provo ma in questo orario il telefono risulta staccato. Perché non rispondono? Perché in quell’orario il telefono è disattivato?».
PRIMA IL SOLLECITO PER LE VACCINAZIONI DEL FIGLIO MORTO, LE SCUSE DEL MEDICO, POI LE TELEFONATE A VUOTO: LO SFOGO DI MAMMA GIORGIA
Dopo 15 giorni senza ricevere una risposta telefonica, mamma Giorgia ha deciso di non provare più a chiamare e di affidare ai social network il suo sfogo per l’oltraggioso sollecito per le vaccinazioni del figlio morto:
Oltre alla lettera, dall’Ufficio Vaccinazioni mi hanno anche allegato un foglio per l’autocertificazione. Certo che se Alessandro fosse vivo lo vaccinerei, ma lui non c’è più da 8 anni e sei mesi. Vorrei che non mi arrivassero altre lettere, né ulteriori convocazioni per il 17 gennaio. Certe cose non devono accadere e all’Ufficio Vaccinazioni devono rispondere al numero telefonico indicato nelle lettere. Io non chiamerò più quel numero telefonico, al contrario mi aspetto che sia il dottor Monaldi a telefonarmi: non voglio delle scuse ma solo la certezza che Alessandro non sia più nell’elenco dei bambini da vaccinare e che quanto accaduto non si ripeta nuovamente.
SOLLECITO PER LE VACCINAZIONI DEL FIGLIO MORTO, LE SCUSE DEL MEDICO
Le sue parole non sono andate a vuoto e alla fine l’incidente del sollecito per le vaccinazioni del figlio morto è arrivato alle orecchie sia del Dipartimento Prevenzione di Fano, sia del dottor Marco Monaldi, che su Facebook ha chiesto pubblicamente scusa: «Sono rammaricato e addolorato, non era mai capitato un così grave e triste errore. Chiedo ancora scusa per quanto accaduto». Per quanto riguarda la linea telefonica, sembra che il problema sia il sovraccarico di telefonate in quelle due ore settimanali in cui è disponibile per il pubblico.
Foto copertina: Foto: ANSA / CIRO FUSCO