Sondaggi Roma 2016: M5S, centrosinistra e centrodestra in 2 soli punti
22/01/2016 di Donato De Sena
I nuovi sondaggi sulle liste e i candidati alle Elezioni 2016 a Roma
Dopo circa un mese e mezzo spuntano nuovi sondaggi sulle intenzioni di voto alle Elezioni 2016 a Roma. L’ultima rilevazione è stata realizzata dall’istituto demoscopico Index Research e reso noto ieri nel corso del talk show Piazza Pulita, in onda in prima serata su La7 e attribuisce a tutte le tre principali liste o coalizioni di liste un consenso vicino al 30%. Più nel dettaglio, dal sondaggio emerge che Movimento 5 Stelle, schieramento di centrosinistra e centrodestra sono racchiusi in 2 soli punti percentuali.
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SONDAGGI ROMA 2016: M5S, CENTRODESTRA E CENTROSINISTRA AL 30, 29 E 28%
Il M5S (come già rilevato tra ottobre e dicembre da 6 diversi sondaggisti) è il primo partito della Capitale, ma sembra aver perso circa 3 punti percentuali dal 33% che gli veniva attribuito fino a due mesi fa. Ora i pentastellati, secondo Index, valgono il 30% netto di voti, solo un punto in più della coalizione di centrodestra composta prevalentemente da Forza Italia, Noi con Salvini e Fratelli d’Italia. Lo schieramento guidato nell’ultima campagna elettorale, nel 2013, da Gianni Alemanno (che non ha ancora chiarito chi candidare, in pole ci sono Giorgia Meloni e Francesco Storace), si ferma al 29%. Il centrosinistra (con il vicepresidente della Camera Roberto Giachetti al momento favorito per il successo alle primarie) non va oltre il 28%. Tutti gli outsider sembrano nettamente staccati. L’indipendente Alfio Marchini viene stimato all’8,5%. Stefano Fassina di Sel/Sinistra Italiana, invece, al 4,5.
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SONDAGGI ROMA 2016: RISALE IL PD
Cosa è cambiato nelle ultime settimane? Osservando i numeri dei sondaggi del mese di ottobre e novembre è evidente una ripresa del Pd con recupero sul Movimento 5 Stelle, che solo due mesi fa sembrava irraggiungibile.Tra ottobre e novembre il Pd superava il 20% in un solo sondaggio su 6, mentre il centrodestra oscillava tra il 21,7 e il 27%. Ma c’è una variazione anche nel consenso di Marchini, la cui lista si muoveva tra il 6,8 e il 13,5%.
È dunque probabile che con l’archiviazione del caso Marino e la fine delle polemiche sul sindaco (che avevano indubbiamente generato un clima favorevole all’antipolitica) sia calato l’appeal del Movimento 5 Stelle. Di certo ci sono i presupposti per una competizione equilbrata.
(Foto di copertina: ANSA / GIUSEPPE LAMI. Tabelle: Giornalettismo)