Gli spermatozoi degli occidentali si sono dimezzati in 40 anni
26/07/2017 di Redazione
Il numero di spermatozoi degli uomini occidentali si è più che dimezzato negli ultimi 40. A rivelarlo è una vasta ricerca della Hebrew University di Gerusalemme, pubblicata qualche giorno fa dalla rivista Human Reproduction Update. Si tratta di un compendio di studi sugli spermatozoi condotti in tutto il mondo tra il 1973 e il 2011: gli autori – il dottor Shanna Swan della Icahn School of Medicine at Mount Sinai di New York e il collega Hagai Levine della Hebrew University di Gerusalemme – ne hanno visionati 7.500, scegliendo di concentrarsi sui 185 migliori. Per i due autori la vasta ricerca sugli spermatozoi rappresenta un “grave campanello di allarme”.
Che gli spermatozoi stiano calando nel mondo occidentale è noto tra gli esperti da 25 anni, ma i risultati di questo vasto studio sono davvero allarmanti: negli ultimi 40 anni la concentrazione spermatica è calata del 52,4% e la conta dello sperma del 59,3% tra gli uomini di Nord America, Europa, Australia e Nuova Zelanda. “Quando abbiamo ristretto l’analisi agli studi pubblicati dopo il 1995 – aggiunge il dott. Hagai Levine della Hebrew University di Gerusalemme – non abbiamo trovato segni che il calo si sia assestato: la diminuzione è drastica e progredisce, con gravi implicazioni per la salute pubblica”.
CALO DEGLI SPERMATOZOI, LE CAUSE
Lo studio non ha esaminato le cause del forte calo di spermatozoi, ma secondo gli scienziati dipende da noi: “Precedenti studi hanno associato i bassi livelli della conta degli spermatozoi con fattori ambientali e di stile di vita, inclusa l’esposizione prenatale a prodotti chimici, quella nell’età adulta ai pesticidi, il fumo, lo stress e l’obesità”, ha spiegato il dott. Levine, auspicando che la ricerca sulle cause di questo allarmante calo della fertilità maschile sia presto implementata.
Nel resto del mondo gli spermatozoi non calano. Solo in Cina i ricercatori hanno registrato un analogo, ma più recente calo, segno che forse la responsabilità sia proprio delle abitudini di vita nel mondo industrializzato.
La situazione più allarmante è quella del Nord Europa, dove più del 15% degli uomini giovani ha una conta degli spermatozoi così bassa, da danneggiare la loro fertilità. La combinazione del calo della conta degli spermatozoi e dell’innalzamento dell’età in cui le coppie cercano figli – spesso quando la donna ha superato i trenta e quindi la sua fertilità è in dimuzione – assesta un “doppio colpo” al concepimento naturale nelle nostre moderne società occidentali, ha commentato al Financial Times il professor Richard Sharpe dell’Università di Edimburgo.