Stefano Parisi lancia la sfida del cambiamento: «Agli elettori di sinistra il mio programma può piacere»
07/06/2016 di Redazione
Stefano Parisi vuole battere Beppe Sala al ballottaggio per le amministrative a Milano puntando anche all’elettorato di sinistra. Il candidato del centrodestra ha rimarcato nella sua intervista a La Repubblica come anche chi ha votato Basilio Rizzo potrebbe trovare interessante il suo programma riformista.
STEFANO PARISI SFIDA BEPPE SALA A SINISTRA
Il 60% dell’elettorato milanese ha scelto il cambiamento, e anche chi ha votato per forze alla sinistra del centro potrebbe ritrovarsi in un’amministrazione comunale guidata da Stefano Parisi. Questi sono i messaggi politicamente più rilevanti lanciati dal candidato sindaco del centrodestra nella sua intervista a La Repubblica. Il dialogo con una testata storicamente più vicina al mondo progressista segnala le intenzioni di Parisi di provare a recuperare voti in ogni direzione. Alla sua destra è rimasto solo l’1% e poco più raccolto da Niccolò Mardegan, mentre a sinistra di Sala c’è un 4% abbondante, conquistato in larga parte da Basilio Rizzo. Molto meno ideologico ma certo diverso dal centrodestra classico è poi il voto pentastellato: il M5S ha preso il 10%. Più vicino al centrosinistra sono probabilmente anche i voti dei Radicali di Cappato, poco meno del 2%.
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STEFANO PARISI E IL NUOVO CENTRODESTRA
Stefano Parisi a La Repubblica conferma l’immagine probabilmente alla base del suo successo, l’aver offerto un altro centrodestra, molto diverso dal logorio berlusconiano ma anche dalla versione lepenista di Matteo Salvini. Nell’intervista col quotidiano diretto da Mario Calabresi Parisi nega qualsiasi problema con il leader della Lega Nord, anche se si dichiara soddisfatto degli equilibri politici usciti dal voto delle liste che lo sostengono. L’anima più centrista ha preso il 27% circa dei voti, contro il 15% di Lega e Fratelli d’Italia. Il candidato sindaco del centrodestra, forte del suo 41%, rimarca di aver parato il rigore pronostica da Renzi per Beppe Sala, e come ora ci siano le chance per ottenere una clamorosa vittoria. Imprevista all’inizio, quando Stefano Parisi non lo conosceva nessuno, come rimarca egli stesso nell’intervista con La Repubblica.
STEFANO PARISI RIFUGGE DALLO SCENARIO NAZIONALE
Stefano Parisi ammette di esser rimasto sorpreso dal risultato ottenuto, visto che si aspettava una percentuale più vicina a quella rilevata dai sondaggi prima del voto, il 37%. Per la sua vittoria al ballottaggio il candidato del centrodestra punta esplicitamente all’elettorato di centrosinistra, rimarcando come a livello amministrativo non ci siano più confini ideologici così marcati. Parisi sottolinea il carattere riformista del suo programma, un’espressione sentita molto volte anche nella bocca di tanti candidati del PD. Stefano Parisi ha inoltre rimarcato la sua intenzione di non voler giocare un ruolo nella politica nazionale, una dichiarazione certo non così credibile. In caso di vittoria a Milano l’eventuale sindaco Parisi sarebbe de facto uno dei principali leader del centrodestra nazionale, e molto probabile erede di Silvio Berlusconi come leader di Forza Italia.