Bologna, strage 2 agosto: familiari delle vittime lasciano l’aula quando parla il ministro Galletti | VIDEO

Lo avevano annunciato e, puntualmente, lo hanno fatto. I familiari delle vittime della strage di Bologna, avvenuta il 2 agosto del 1980, hanno abbandonato l’aula nel corso dell’intervento commemorativo del ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti, rappresentante del governo alla cerimonia del ricordo del terribile attentato che, 37 anni fa, costò la vita a 85 persone.

«Non abbiamo niente contro Galletti – ha detto il presidente dell’associazione delle vittime Paolo Bolognesi – ma rappresenta un governo scorretto. La nostra è un’associazione che rispetta le istituzioni, però le istituzioni non ci rispettano. Siamo compatti nel fare questa scelta».

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STRAGE BOLOGNA GALLETTI CONTESTATO, LE RAGIONI DEI FAMILIARI DELLE VITTIME

I familiari delle vittime lamentano il ritardo con cui si è arrivato a identificare i responsabili della strage e perché le carte relative al processo sulla strage non sono state desecretate. Ci sono ancora tanti punti oscuri per una delle pagine più nere della storia italiana del dopoguerra. Attualmente, gli esecutori materiali della strage sono stati identificati in Valerio Giusva Fioravanti e Francesca Mambro.

STRAGE BOLOGNA GALLETTI: «COMPRENDO INSODDISFAZIONE FAMILIARI»

I familiari delle vittime, che hanno appuntata al petto la tradizionale gerbera bianca, hanno abbandonato l’aula del consiglio comunale di Bologna mentre il ministro iniziava a parlare: «Posso comprendere l’insoddisfazione dei familiari – ha spiegato Galletti -, sappiamo che la strada è ancora lunga, ma si sta continuando a lavorare per dare risposte e si sono fatti dei passi avanti».

«La desecretazione – ha concluso il ministro – è ancora un processo lungo, ma sono stati fatti alcuni passi avanti, sta per completarsi il trasferimento degli atti all’archivio centrale, sono state trovate le risorse, ci sono certamente altri ostacoli da superare, ma dobbiamo andare avanti».

(FOTO: ANSA/GIORGIO BENVENUTI)

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