Strage con il gas in Siria: i morti sono almeno 72, di cui 20 bambini e 17 donne
05/04/2017 di Redazione
Si aggrava il bilancio dell’attacco con gas nella città siriana di Khan Sheikhun, nella provincia ribelle di Idlib. Secondo l’Osservatorio siriano per i Diritti umani, i morti sono 72, tra i quali 20 bambini. Tra le vittime ci sarebbero anche 17 donne. L’ong aggiunge che il bilancio potrebbe ancora aumentare perché ci sono persone che mancano all’appello. Il precedente tragico conteggio parlava di 58 morti.
LEGGI ANCHE > Siria, l’attacco chimico a Idbil che fa saltare i nervi all’Europa intera (su Vladimir Putin)
STRAGE GAS SIRIA, LA VERSIONE DELLA RUSSIA
La Russia, intanto, uno dei principali alleati di Bashar al-Assad nella guerra civile che insanguina la Siria dal 2011, difende il regime. Dal ministero della Difesa russo arriva una nuova versione sulla strage. In un comunicato, Mosca sostiene che l’aviazione del regime di Assad ha colpito «un magazzino terroristico» contenente «sostanze chimiche» nei pressi di Khan Sheikhun. Viene negato dunque che sia stato sferrato un attacco con armi chimiche. «Secondo i dati obiettivi del controllo russo dello spazio aereo, l’aviazione siriana ha bombardato vicino Khan Sheikhun un enorme magazzino terroristico che conteneva sostanze chimiche», si legge nella nota del ministero.
STRAGE GAS SIRIA, LA POSIZIONE DELLE POTENZE OCCIDENTALI
Diversa la posizione delle potenze occidentali. Stati Uniti, Francia e Regno Unito hanno presentato al resto dei membri del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite un progetto di risoluzione, che condanna l’attacco chimico e chiede un’inchiesta rapida e completa. Il massimo organo decisionale dell’Onu intende analizzare la questione in una riunione convocata d’urgenza e prevista per la mattinata a New York. Secondi fonti diplomatiche, il resto dei Paesi hanno tempo fino a poco prima dell’inizio della riunione per esprimere possibili riserve al testo. L’idea è che la bozza di risoluzione sia votata già oggi, nella riunione convocata su richiesta di Parigi e Londra. Il testo condanna l’attacco e chiede all’Organizzazione per la proibizione delle Armi chimiche di lavorare rapidamente su un’inchiesta su quanto accaduto; la risoluzione chiede anche alle autorità siriane di collaborare con gli esperti internazionali, di fornire i piani di volo e tutte le informazioni sulle operazioni militari al momento dell’attacco.
Il presidente siriano Assad nega le accuse a attribuisce le responsabilità dell’accaduto ai ribelli.
(Foto: un’immagine della guerra a Damasco. Fonte: archivio Ansa. Credit: Hamza Adnan / Anadolu Agency)