Strage bus Verona, a bordo ragazzi ungheresi in gita: 16 morti, un ferito in coma, 12 gravi

21/01/2017 di Redazione

Sedici morti e oltre 20 feriti. In gran parte adolescenti. È il tragico bilancio di un incidente avvenuto venerdì sera sull’autostrada A4, all’altezza dello svincolo di Verona Est (in direzione Venezia, precisamente a San Martino Buonalbergo). Un pullman con a bordo ragazzi ungheresi tra i 14 e i 18 anni (tutti studenti di un liceo di Budapest) ha sbattuto contro un pilone e ha preso fuoco dopo l’impatto. Le vittime erano quasi tutti minorenni: si trovavano sulla strada di ritorno verso Budapest da una gita scolastica in Francia, accompagnati da alcuni docenti. Il bilancio delle vittime è stato tracciato dal ministro degli Esteri ungherese Peter Szijjarto in una conferenza stampa convocata a Budapest per informare sugli sviluppi della tragedia: oltre ai 16 morti un ferito in coma, 12 feriti gravi, 13 feriti leggeri e 12 persone illese. «Siamo in contatto permanente con le autorità italiane», ha precisato il ministro, garantendo che il governo ungherese coprirà tutte le spese di rimpatrio.

STRAGE BUS VERONA, 16 MORTI E OLTRE 20 FERITI

Una vacanza è dunque finita in tragedia. Sul bus che si è incendiato ieri sull’A4 nei pressi dell’uscita autostradale di Verona Est viaggiavano persone tutte di nazionalità ungherese di ritorno da una località sciistica della Francia (Saint Vincent). I passeggeri erano 56. L’incidente è stato drammatico, con cadaveri in parte carbonizzati, a seguito dell’incendio dell’autoveicolo scoppiato dopo l’impatto con il pilone di un ponte dell’autostrada.

 

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Come spiegato da uno studente al quotidiano ungherese Hvg il liceo Szinyei Merse di Budapest, quello frequentato dai ragazzi vittima dell’incidente nei pressi di Verona, organizza ogni anno una settimana bianca in Francia, sempre nella stessa stazione sciistica. A guidare la comitiva sarebbero generalmente docenti di educazione fisica che amano passare il tempo con gli allievi.

STRAGE BUS VERONA, BANDIERE A MEZZ’ASTA A SAN MARTINO BUON ALBERGO

I feriti sono sopravvissuti al rogo sono stati portati tutti nei vicini ospedali veronesi. L’incidente si è verificato poco prima della mezzanotte. I primi soccorsi sono stati portati dai vigili del fuoco veronesi, che si sono trovati di fronte una scena raccapricciante, con cadaveri carbonizzati e feriti con gravissime ustioni. Alcuni ragazzi sono stati sbalzati fuori dal veicolo dopo l’urto, e altri erano in stato di shock a seguito di un incidente stradale così grave. L’autostrada è stata chiusa al traffico nel tratto tra Verona Est e Verona Sud, mentre la polizia ha cominciato ad esaminare i video per ricostruire la dinamica della strage. Appena informati della tragedia dalle autorità ungheresi, contattate dal nostro paese, i familiari delle vittime si sono messi in viaggio verso l’Italia.

Da questa mattina, poi, in Municipio a San Martino Buon Albergo, la località veronese dove è avvenuta la tragedia, sono state esposte a mezz’asta le bandiere dell’Ungheria e del Comune. «Per la nostra comunità è un giorno triste – ha affermato il sindaco Valerio Avesani -. Con questo gesto, in segno di lutto, vogliamo testimoniare la nostra vicinanza alle famiglie che hanno perso i loro ragazzi a seguito del terribile incidente della scorsa notte».

STRAGE BUS VERONA, DINAMICA

A quanto pare il pullman è sbandato autonomamente finendo contro un pilone e incendiandosi, senza coinvolgere altri mezzi.

STRAGE BUS VERONA, IPOTESI

La polizia stradale di Verona ha lavorato per cercare di stabilire anche le possibili cause dell’improvvisa sbandata del mezzo. Tutte le ipotesi sembrano aperte, tra le quali anche un possibile malore del conducente o un problema meccanico al pullman. Ma (a poche ore dalla tragedia) è ancora presto per dare una risposta definitiva. «È troppo presto per dire quale sia stata la causa di questa tragedia», ha detto in mattinata il dirigente della polizia stradale di Verona, Gerolamo Lacquaniti, presente sul luogo del rogo del pullman ungherese sulla A4, allo svincolo di Verona Est.

Per quanto concerne l’ipotesi-incidente è da valutare un possibile problema a una ruota che potrebbe aver causato lo sbandamento fatale del pullman. Gli investigatori stanno vagliando diverse testimonianze, tra le quali quella di un camionista che circa 30 km prima del luogo dell’incidente (Verona Est) ha segnalato di aver visto una ruota del bus avere qualche problema.

STRAGE BUS VERONA, INCHIESTA PER OMICIDIO PLURIMO COLPOSO

La procura di Verona ha intanto aperto un fascicolo per omicidio colposo plurimo stradale contro ignoti. La procura veronese (nel rispetto delle questioni giudiziarie legate a quella che si annuncia come un’inchiesta complessa per stabilire le cause e le eventuali responsabilità dell’incidente) ha espresso piena disponibilità a incontrare i familiari e le autorità ungheresi. «La situazione – ha detto il procuratore aggiunto reggente Angela Barbaglio all’Ansa – è molto complessa sia dal punto di vista della causa del tragico evento sia per le difficoltà legate allo stato dei corpi delle vittime per l’identificazione». Tra gli interrogativi anche quelli legati al possibile nesso tra l’impatto e l’immediato scoppio di un incendio. La polizia stradale dovrà ricostruire anche nel dettaglio il viaggio dalla Francia del veicolo che sarebbe partito ieri mattina presto e i meccanismi di cambio alla guida e riposo tra i due autisti che risulterebbe essere stati presenti nel pullman.

STRAGE BUS VERONA, SOCCORSI

Per tutta la notte pattuglie della polizia stradale, assieme ai vigili del fuoco, hanno operato nell’opera di soccorso e contemoraneamente cercato di raccogliere tutti gli elementi utili per ricostruire la dinamica esatta dell’incidente. Il bilancio delle vittime si è aggravato di ora in ora, con la scoperta all’interno del mezzo di diversi corpi carbonizzati.

STRAGE BUS VERONA, TESTIMONIANZE

Nel contempo la polizia stradale, con l’aiuto di un interprete, ha anche cominciato a raccogliere le testimonianze dei ragazzi che non hanno riportato ferite o contusioni nell’urto e che sono state prima assistite dagli stessi agenti e poi accompagnati in un albergo per la notte. A quanto pare al momento dell’incidente le persone a bordo stavano in gran parte dormendo.

STRAGE BUS VERONA, PROF-EROE SALVA GLI STUDENTI

La console generale d’Ungheria, Judit Timaffy, a Verona nella notte dopo la tragedia, ha dichiarato: «Le persone che erano sedute nella parte posteriore del pullman si sono salvate rompendo i vetri e uscendo tra le urla e il panico. Un professore di educazione fisica ha salvato molti di quelli che erano a bordo rientrando nel mezzo. È ricoverato con ustioni profonde sulla schiena». La console ha detto incontrato il professore: «Mi ha raccontato di aver visto alzarsi le fiamme, l’abitacolo del pullman subito invaso da un denso fumo». Il docente avrebbe raccontato di vetri di finestrini rotti per mettersi in salvo, di scene di pianto e urla, di persone intrappolate dalle fiamme. «Il docente – ha ricordato la console – ha riportato ustioni e lesioni. È entrato più volte in autobus per salvare più vite possibile».

Il professore-eroe, Giorgio Vigh, è stato ricoverato con gravi ustioni diffuse sulla schiena, ma non è in pericolo di vita.

STRAGE BUS VERONA, LICEO IN LUTTO

È in lutto la scuola frequentata dai ragazzi ungheresi rimasti vittima dell’incidente, il liceo Szinnyei di Budapest. La facciata è stata listata a lutto con una bandiera nera.

E in Ungheria è salita anche una polemica per le informazioni tardive sull’incidente ricevute. Le autorità di Budapest hanno attivato il numero telefonico di emergenza per i familiari solo intorno alle 9 del mattino, diverse ore dopo l’incidente. Come scrive la stampa locale, i primi ad informare le famiglie, chiamando con i loro cellulari, sono stati gli studenti rimasti illesi.

STRAGE BUS VERONA, GENTILONI CHIAMA ORBAN

Il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni ha sentito al telefono questa mattina il primo ministro ungherese Viktor Orban. Nel corso del colloquio, come si appreso da fonti di Palazzo Chigi, e come riportato dalle agenzie di stampa il premier italiano ha espresso a Orban le condoglianze e la vicinanza ai familiari delle vittime.

 

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