Stupro Firenze, il carabiniere: «Lei era sobria, mi sono lasciato trascinare»

11/09/2017 di Redazione

«Non sono uno stupratore», «Non ho commesso nessuna violenza», «Lei era sobria». È quanto dichiarato da uno dei due carabinieri indagati per lo stupro di Firenze denunciato da due ragazze americane. Il capopattuglia è accusato con il collega di pattuglia di aver caricato le studentesse sull’auto di servizio e di averle violentate dopo averle accompagnate a casa. Il rapporto sessuale sarebbe avvenuto sul pianerottolo del terzo piano, mentre l’altra ragazza con l’altro militare si trovavano in ascensore. Questa la sua testimonianza riportata oggi da Giusi Fasano e Antonella Mollica sul Corriere della Sera:

«Non so com’è stato possibile che mi sia fatto trascinare in quella situazione eppure ci sono finito. Ho fatto una cosa inqualificabile, lo so. Ho violato i doveri di servizio, ho sbagliato tutto. Ma ho rischiato la pelle e ho fatto del bene alla gente per vent’anni. Io non sono un mostro, sono un padre di famiglia e non voglio che mi chiamino stupratore perché non ho stuprato nessuno. È stata lei a invitarmi a salire, credevo che avesse una trentina d’anni e non venti perché ne dimostrava di più, non mi sembrava ubriaca ed era consenziente, io non ho percepito nessuna contrarietà e non ho commesso nessuna violenza».

 

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STUPRO FIRENZE: IL CARABINIERE: «NON HO COMMESSO VIOLENZA»

Il carabiniere punta dunque a difendersi dalle accuse sostenendo che la ragazza era «non ubriaca», contrariamente a quanto
risulterebbe invece dai test alcolemici e dalle testimonianze di persone che l’avevano vista nella discoteca dove mercoledì notte lei e l’amica sono state abbordate dai due militari con il pretesto di un taxi da chiamare. Quella che le ragazze avessero bevuto è una circostanza confermata anche dalle due studentesse, che le hanno soccorse quando i due militari sono andati via. Nella discoteca erano intervenute tre gazzelle dei Carabinieri erano intervenute per sedare l’inizio di una rissa. I due militari hanno poi accompagnato le studentesse nella loro casa in via Tornabuoni, una delle vie più lussuose del centro storico di Firenze.

(Foto: l’esterno della discoteca dove erano intervenuti i carabinieri per sedare una rissa. Credit: ANSA / MAURIZIO DEGL’INNOCENTI)

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