SuperEnalotto: vuoi sapere chi vince sempre?

CHI VINCE – Dopo la lezione di matematica abbinata al Superenalotto, parliamo di soldi. Su Dillinger venne pubblicato nel 2010 un calcolo molto interessante, nel quale si capiscono come lo Stato vinca sempre, con buona pace degli aspiranti ricchi. Come dicevamo, nel 2007 grazie a Superenalotto sono stati raccolti 1 miliardo e 940 milioni di euro. Di questi, 960 milioni sono finiti nelle tasche di mamma Italia. Nei primi nove mesi del 2008 invece, la raccolta ha raggiunto il miliardo e 460 milioni, di cui 723 allo Stato. Nel 2009 invece i ricavi fecero uno zompo e arrivarono a 3 miliardi e 300 milioni di euro. Di questi soldi, il montepremi rappresenta il 34,648 per cento. L’erario trattiene il 53,6 per cento. Il punto vendita si tiene l’8 per cento, e il 3.73 va alla Sisal. Le vincite in contanti non sono tassate. Quindi nel 2009, i punti vendita hanno guadagnato 264 milioni di euro. Il montepremi totale è stato di 1 milione 143 mila 384 euro, la Sisal si è portata a casa 123 milioni e 90 mila euro, e lo Stato si è intascato 1 miliardo 769 mila e 526 euro. Il banco vince sempre. Non dimenticate.

UNA DIPENDENZA PSICOLOGICA – Casualmente oggi Corrado Zunino scrive su Repubblica accusando il gioco d’azzardo di gettare il fumo negli occhi delle persone. Avete presente il logo “Gioca il giusto”, la campagna di comunicazione con cui Sisal si impegna attivamente nella prevenzione delle forme di gioco a potenziale rischio per il giocatore? Viene riportata una dichiarazione del ministro per la cooperazione internazionale e l’integrazione con delega alle dipendenze Andrea Riccardi, per il quale “il fenomeno del gioco d’azzardo sta assumendo contorni di una vera e propria dipendenza psicologica. In un momento di difficoltà economica il miraggio di una ricchezza facile e immediata ha mandato in rovina molte persone. Particolarmente esposti sono i giovani, i disoccupati e le famiglie che non riescono ad arrivare alla fine del mese, agli anziani soli”. Nel leggere queste parole e pensare a uno spot simile, sinceramente viene difficile restare freddi. Nei confronti del Superenalotto, beninteso.

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