Swat: le squadre anti terrorismo che colpiscono i bambini

11/12/2012 di Mazzetta

IL CAMBIAMENTO DI FILOSOFIA – L’introduzione di queste squadre ha però rappresentato un significativo cambiamento nella concezione stessa dell’esercizio dell’ordine pubblico negli Stati Uniti, dove l’antico Posse Comitatu Act proibisce l’impiego di militari in funzioni di polizia, ma dove oggi di fatto esistono migliaia di squadre militarizzate e pesantemente armate con le insegne della polizia. Un cambiamento non solo formale, perché l’addestramento decisamente militare di queste squadre si allontana dal dovere di “to serve and protect” imposto ai tutori dell’ordine per atterrare dalle parti della mentalità bellica, che impone prima di sparare e poi di andare a vedere che è successo. Applicato alla realtà significa che le SWAT sono state impiegate quasi esclusivamente nell’esecuzione di mandati d’arresto o perquisizione per droga e che, dove non ci sono nemmeno quelli, alla fine sono stati mandati di pattuglia bardati come per la guerra o addirittura in servizi di ordine pubblico, com’è accaduto di vederle schierate contro il movimento di Occupy.

LE GENEROSA WAR ON TERROR – Con l’avvento della war on terror il loro numero è poi ulteriormente aumentato, una recente indagine condotta su 690 dipartimenti e agenzie che servono città con più di 50.000 abitanti ha rivelato che il 50% di questa ha una SWAT. Negli anni ’90 erano il 60%, ma c’è di peggio, perché ora anche due su tre dei dipartimenti o degli sceriffi delle città più piccole e remote hanno una Swat, anche villaggi con appena 5.000 abitanti, dove il crimine è episodico e si conoscono tutti.

iL CRIMINE DA ANNI IN CALO – Gli Stati Uniti tra l’altro segnano da anni una drastica riduzione del crimine, alla quale ora si è perfettamente sposata la necessità di tagliare la spesa pubblica e anche quella per la polizia, ma non quella per le SWAT, che anzi è in vertiginoso aumento. Non si tratta però di un complotto per mobilitare di nascosto un esercito contro gli americani, quanto piuttosto di un sottoprodotto delle due guerre e più guerre in via di liquidazione.

IL PENTAGONO PORTA DONI – Il Babbo Natale per le SWAT si chiama Pentagono, che di ritorno dall’Iraq e dall’Afghanistan ha un’enorme quantità di mezzi e armi costose da stoccare e da mantenere in efficienza. Il Pentagono spende cifre stellari ogni anno semplicemente per combattere la ruggine e tenere in efficienza armi e macchine, circa 23 miliardi di dollari all’anno solo per combattere la corrosione e quindi conti alla mano ha deciso che gli conviene di più regalare alle amministrazioni civili parte del surplus, che conservarlo per anni prima che sia il tempo di rottamare tutto. L’idea è venuta dopo che al segretario della Difesa Gates che proponeva tagli di spesa al Pentagono per (solo) 78 miliardi di dollari in cinque anni, hanno fatto presente che in quel periodo solo per combattere la corrosione ne sarebbero stati spesi più di 114.

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