Terremoto, computer rubati nella scuola della rinascita. Il sindaco: «Senza vergogna»
28/09/2016 di Redazione
Una beffa. E non è nemmeno la prima volta. Il dramma di Amatrice e dei Comuni terremotati sembra senza fine. Come non bastasse il caso delle abitazioni donate e poi tolte ai terremotati perchè abusive, ora è un altro simbolo della rinascita post-sisma a finire sulle cronache dei quotidiani. Questa notte sono stati rubati tutti i pc della nuova scuola media ‘Nicola Amici‘ di Acquasanta Terme (Ascoli Piceno), uno dei comuni delle Marche colpiti dal terremoto del 24 agosto.
TERREMOTO COMPUTER RUBATI DAGLI SCIACALLI NELLA SCUOLA SIMBOLO DELLA RINASCITA
A darne notizia, come spiega l’agenzia Ansa, è stato il sindaco Sante Stangoni: «Sono indignato da questo atto di sciacallaggio infame. Noi stiamo lottando per non far morire il paese, ci giochiamo tutto ogni giorno, è in Italia c’è gente così, che non ha vergogna…»
La scuola era stata inaugurata il 14 settembre. Doveva essere il primo segno di quella ricostruzione di una città devastata dal terremoto. Ma è finita vittima degli sciacalli
Il sindaco Stangoni è furente, perché «la scuola “Amici” era un po’ il fiore all’occhiello di una comunità che deve fare i conti con due scuole inagibili, quella dell’infanzia e le elementari, con i bambini a lezione in una tensostruttura. Al taglio del nastro della scuola media, tre classi in tutto, “una scuola piccola, ma per noi importantissima».
TERREMOTO COMPUTER RUBATI, IL SINDACO: «NON HANNO VERGOGNA»
L’edificio, costruito in legno, in base a norme antisismiche e di efficienza energetica, può essere utilizzato anche per funzioni pubbliche e di protezione civile in caso di calamità. «I pc portatili poi li avevamo ottenuti vincendo un progetto finanziato con i fondi Por». Un nuovo dramma per i ragazzi scoprire che c’è chi «non rispetta niente, nemmeno il dolore e la tragedia che stiamo vivendo». Le indagini? «Si certo le faranno, ma è il gesto che fa male», ha concluso il sindaco.