Donald Trump vuole un nuovo muslimban
11/02/2017 di Andrea Mollica
Donald Trump ha aperto all’adozione di un nuovo divieto di ingresso per chi arriva dai 7 Paesi musulmani giudicati a rischio terrorismo. Il presidente degli Stati Uniti l’ha spiegato sull’Air Force One, colloquiando con alcuni giornalisti della Reuters, mentre volava verso la sua residenza privata in Florida assieme al premier giapponese Shinzo Abe.
Vinceremo questa battaglia. Sfortunatamente ci vorrà tempo dal punto di vista legale. Ci servirebbe però velocità per ragioni di sicurezza.
Donald Trump non ha fornito alcun nuovo dettaglio sul decreto esecutivo, parlando solo in un testo completamente nuovo, brand new order come cita Reuters. La misura potrebbe escludere i cittadini di Iraq, Iran, Libia, Siria, Somalia, Sudan e Yemen in possesso di un permesso di residenza negli Stati Uniti, uno degli aspetti più controversi del cosiddetto muslimban. Allo stesso tempo la nuova misura potrebbe prevedere una nuova formulazione diretta al contrasto del terrorismo. Il presidente è convinto di vincere questa battaglia per garantire agli Stati Uniti una maggiore sicurezza dopo le ripetute sconfitte subite dalla magistratura.
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Il decreto esecutivo, che nei primi giorni aveva messo in seria difficoltà il sistema di immigrazione negli Stati Uniti, con ripetuti arresti di persone che erano arrivate con permessi di residenza, è stato subito contestato nei tribunali americani. Il muslimban è stato bocciato ripetutamente, e dopo la decisione di un magistrato federale di Seattle, tra l’altro nominato da George W Bush, è stato bloccato. Da ormai due settimane il divieto di ingresso non si applica più, e l’amministrazione Trump ha subito un’altra sconfitta nella prima decisione di appello, che ha confermato il provvedimento del giudice Robart. Il presidente su Twitter ha promesso che la contestazione legale al blocco proseguirà, ma la battaglia giudiziaria sarà probabilmente molto lunga. Il Chief of Staff Reince Priebus ha confermato come il ricorso alla Corte Suprema contro il blocco del decreto esecutivo rimane un’opzione, ma l’amministrazione Trump potrebbe accelerare con un altro testo. Difficilmente però il nuovo muslimban, a meno di una formulazione molto meno restrittiva rispetto al precedente, sfuggirà a un’accesa contestazione legale.