U-2: l’aereo spia che è stato un affarone

22/08/2013 di Mazzetta

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UN PO’ STRANO – Un incubo per i piloti, si rivelò invece abbastanza affidabile e furono abbastanza rari i casi di abbattimenti o incidenti, da mettere in conto vista la delicatezza delle missioni loro affidate, le più note delle quali furono i sorvoli dello spazio aereo sovietico. L’atmosfera dell’epoca poi  era tale che ai piloti era fornita anche una pillola al cianuro, nel caso avessero preferito suicidarsi alla cattura.

GLI UTILI ALLEATI – Del programma furono resi partecipi i britannici e l’aviazione della Cina Nazionalista, l’attuale Taiwan. Eisenhower vedeva di buon occhio la partecipazione dei britannici, per deflettere le responsabilità e confondere i russi se fosse andata male, dicono i documenti, e infatti dopo i primi esordi sull’Unione Sovietica affidati ai britannici, la collaborazione si estinse nel 1960. L’U-2 inizialmente pensato per coprire il lasso temporale di due/tre anni, restò però in servizio più a lungo. I piloti cinesi erano invece fondamentali per sorvolare la Cina continentale e capirci qualcosa, sono quelli che hanno pagato il prezzo in vite umane più alto, ben 9  piloti.

U-2, TUTTO REGISTRATO – I documenti declassificati tengono traccia di ogni singola missione, le sue basi si trovavano in Alaska, Nevada, Turchia, in Pakistan, ma anche in India e, oltre a volare sull’Unione Sovietica, ha sorvegliato il programma nucleare francese nel Pacifico, il Medioriente, l’Indonesia, il Tibet e ovviamente la Cina, fornendo immagini che poi sarebbero diventate patrimonio dell’osservazione satellitare. In pochi anni gli U-2 hanno fotografato il 15% dell’intero territorio sovietico, fornendo all’amministrazione informazioni fondamentali.

IL RIARMO MANCATO – Proprio grazie agli U-2 Eisenhower si convinse che i sovietici non stavano costruendo una flotta sterminata di bombardieri e successivamente che non stavano producendo missili intercontinentali in massa, sospetti in base ai quali i militari pressavano per “mettersi in pari” con una folle quanto infondata corsa agli armamenti propugnata dai militari. C’era gente che parlava prima di “bomber gap” e poi di “missile gap” a fronte di una sovraproduzione sovietica, gli U-2 dimostrarono che non esisteva nulla del genere. Nulla di nuovo invece sul famoso e ormai indagatissimo incidente che nel 1960 portò alla cosiddetta “crisi degli U-2” tra USA e URSS, quando l’abbattimento dell’aereo costò al pilota Francis Gary Powers,  quasi due anni di permanenza nelle mani dei sovietici e una condanna a dieci anni tra prigione e sette anni di lavori forzati, risoltasi più prosaicamente con il suo scambio con una spia russa nel 1962.

U-2 E L’AREA 51 – La declassificazione di questi documenti ha avuto più eco in quanto ha riguardato anche la pubblicazione di materiale sulla mitica Area 51, luogo segretissimo in quanto base d’elezione per lo sviluppo degli aerei-spia statunitensi, che per le notizie relative al programma U-2 e al suo successore, l’OXCART. Altro aereo opera della divisione Skunk Works della Lockheed e noto come A-12, un gran bel pezzo d’aeronautica che nascerà morto, visto che ormai le riprese satellitari avevano risolto le esigenze dello spionaggio tanto che in tutta la sua breve carriera non volerà mai sull’Unione Sovietica e sarà impiegato principalmente sul Vietnam.

 

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