Una parte del Dossier Mitrokhin è diventata pubblica
09/07/2014 di Mazzetta
La storia di Vasilij Nikitič Mitrokhin e dei segreti sovietici che ha trafugato è molto diversa da quella di Edward Snowden o di Wikileaks, differenza che ha trasformato presto le sue informazioni in materia tossica da prendere con le pinze. Che gli originali comincino ad essere pubblicati è quindi un bene, si ridurrà lo spazio per speculazioni che nel nostro paese hanno già dato lo spettacolo peggiore che si potesse immaginare.
GLI ORIGINALI FINALMENTE – L’archivio Mitrokhin appare per la prima volta al pubblico, o almeno per la parte che riguarda 19 dei 33 volumi nei quali è stato raccolto e che ora sono a disposizione presso il Cambridge Archives Centre. La cosa è notevole perché nemmeno i nostri servizi segreti avevano finora potuto metter le mani sugli originali e si erano dovuti accontentare dei riassunti redatti dai servizi britannici, cosa che aveva generato comprensibili problemi di valutazione sulla comprensione e la genuinità delle note. A differenza delle informazioni raccolte e svelate da Chelsea Manning o da Edward Snowden, quelle di Mitrokhin infatti sono finite dritte nelle mani dei servizi britannici. Altra differenza, i documenti dell’ex agente russo sono copie manoscritte in lingua russa, quindi già intrinsecamente accessibili a un numero molti minore di persone di quelli di Manning o Snowden
LA PENSIONE DELL’ARCHIVISTA – La massa di documenti è stata consegnata ai servizi di Londra da Vasilij Nikitič Mitrokhin, un ex archivista del KGB che durante i suoi anni di servizio ha ricopiato meticolosamente a mano quello che gli passava sotto mano, fino a riempire sei casse di documenti che finiscono nel1 984,quando l’uomo va in pensione. Nel 1992 li consegna ai britannici dietro congruo compenso, dopo che gli era andato male l’approccio con gli americani, che sospettavano che i documenti potessero essere falsi. Invece erano veri e rappresentavano la pensione dell’ex funzionario dei servizi, che dopo il crollo dell’Unione Sovietica s’involò con i documenti approfittando del caos scoppiato nel paese con il confronto tra Gorbaciov ed Eltsin.