Unioni civili e coppie di fatto: nuove norme entro l’anno

27/06/2014 di Alberto Sofia

Un modello tedesco per le unioni civili, per garantire alle coppie Lgbt gli stessi diritti e doveri del matrimonio (con la possibilità di adottare i figli del partner). E un regime differenziato, quelle dei “patti di convivenza“, per coppie omo ed eterosessuali che non intendono stringere rapporti formali, ma che chiedono le stesse forme di tutela già presenti in altri Paesi. Non sono mancate le polemiche da quando la senatrice Monica Cirinnà (Pd) ha depositato in commissione giustizia a Palazzo Madama un testo base unificato sul progetto di riforma. In fibrillazione il Nuovo centrodestra, scomodo alleato del Pd in maggioranza, con Carlo Giovanardi che ha bollato l’iniziativa come «inaccettabile», evocando presunti «stravolgimenti della Costituzione». Qualche malumore si è registrato anche in casa dem. Senza dimenticare l’editoriale critico su Avvenire del direttore Marco Tarquinio, che ha parlato di «un errore da non fare». Eppure l’intenzione dell’esecutivo è quello di approvare le nuove normative entro la fine dell’anno, quando si chiuderà anche il semestre italiano di presidenza Ue.

 

scalfarotto
Ivan Scalfarotto

 

UNIONI CIVILI E PATTI DI CONVIVENZA –  Secondo il calendario confermato al Corriere della Sera dal sottosegretario Ivan Scalfarotto, il testo arriverà in aula a partire da settembre. Nonostante la contrarietà degli “alfaniani“, più volte il Pd ha avvertito gli alleati della maggioranza sulla necessità di trovare un compromesso. Anche perché, dopo l’investitura elettorale raccolta alle Europee, Renzi può contare su un maggiore potere contrattuale, con la minaccia delle elezioni anticipate sullo sfondo. Ma non solo: sul tema delle unioni civili i democratici potrebbero trovare una convergenza con 5 Stelle e Sel in aula, relegando ai margini Ncd.

Lo stesso Scalfarotto ha sottolineato al quotidiano di via Solferino come le nuove tutele siano «imposte da cambiamenti epocali»: «O si gestiscono o si subiscono. E la politica ha il compito di gestirli». Per poi precisare come anche la Chiesa – considerati i lavori preparatori del Sinodo – «si renda conto della necessità di nuovi strumenti».  Certo, resta la contrarietà al matrimonio gay da parte del Vaticano. Ma sembrano aprirsi dei varchi verso qualche forma di riconoscimento.

 

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Foto: Justin Sullivan/Getty Images
Foto: Justin Sullivan/Getty Images

 

LA RIFORMA –  Secondo quanto previsto nel testo base depositato in commissione, le unioni civili permetteranno a chi le contrae di beneficiare di tutti i diritti e i doveri del matrimonio (con l’eccezione di adottare figli “esterni” alla coppia): dalla reversibilità della pensione, al diritto alla successione in caso di morte, passando per la possibilità di fornire assistenza negli ospedali e nelle carcere ai propri partner. Minori tutele saranno previste dai patti di convivenza per coppie omo ed etero. Difesi sul Corsera da Scalfarotto: «Non deve più succedere che a un convivente, magari da decenni, sia vietato l’accesso  in ospedale o il subentro nel contratto d’affitto». Diritti minimi già previsti nella gran parte dei Paesi occidentali. Sarà possibile stipulare le unioni di fatto dopo tre anni di convivenza stabile, oppure da almeno un anno in presenza di figli comuni.

LE FAMIGLIE E LE ACCUSE AL CENTRODESTRA –  Secondo Scalfarotto, negli anni passati i governi di centrodestra hanno fatto della famiglia «una difesa soltanto ideologica»: «Dicevano di essere il governo del Family Day, ma siamo rimasti indietro nel sostegno delle famiglie e alle donne», ha attaccato. Non senza ricordare gli scarsi investimenti per asili nido e forme di sostegno alla maternità. Sulle unioni civili questa volta Pd e governo non sembrano essere disponibili a nuovi rinvii. «Anche perché altrimenti i cittadini si rivolgeranno sempre di più alla magistratura», ha chiarito, di fronte a diritti minimi da troppo tempo calpestati.

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