Unioni Civili, quando Di Maio diceva: «Sì al ddl Cirinnà, anche alla stepchild adoption»

06/02/2016 di Redazione

Il dietrofront del Movimento 5 Stelle sulle unioni civili (con il passaggio dalla linea del «sì, lo votiamo compatti» alla «libertà di coscienza» sul ddl Cirinnà) sorprende ancor di più rivedendo le dichiarazioni rilasciate alla stampa negli ultimi mesi da Luigi Di Maio, vicepresidente della Camera e membro del direttorio pentastellato, considerato il favorito per la candidatura a premier per il M5S alle prossime Elezioni Politiche. Il ddl sulle unioni civili «lo abbiamo già votato, in Commissione» diceva già la scorsa estate Di Maio. «mette insieme quelli che sono i diritti civili di persone dello stesso sesso senza entrare in un’altra sfera, quella dei diritti dei bambini, del concetto di matrimonio».  Il vicepresidente della Camera manifestava qualche dubbio sulle adozioni («abbiamo delle remore, c’è bisogno di un dibattito del paese»), ma dubbi non più manifestati più di recente.

 

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UNIONI CIVILI, IL SÌ DI DI MAIO ALLA STEPCHILD ADOPTION

Ad ottobre Di Maio si diceva favorevole alla stechild adoption. In un’intervista rilasciata a Famiglia Cristiana:

Parliamo di unioni civili. Voterete il testo del ddl Cirinnà bis come è stato presentato in Senato?
«Sì, sono d’accordo con questo impianto perché si tratta di unioni civili, il matrimonio non c’entra nulla. Permettono alle persone di unirsi o poter avere la reversibilità della pensione, che ha un costo ridicolo rispetto ai soldi che si sprecano».

È d’accordo anche con la stepchild adoption, la possibilità che il genitore non biologico adotti il figlio, naturale o adottivo, del partner?
«Sì, se uno dei due ha un figlio da un’altra relazione è giusto così. Il problema è quando si apre all’adozione tout court da parte delle coppie omosessuali, su questo bisogna andare con i piedi di piombo».

UNIONI CIVILI, LA PROMESSA DI DI MAIO: «LO VOTEREMO»

Un sostegno al ddl Cirinnà sulle unioni civili da parte di Di Maio è stato garantito anche in diverse dichiarazioni rilasciate nelle ultime settimane, quando il dibattito su stepchild adoption è entrato nel vivo. In un’intervista rilasciata al Corriere della Sera a fine gennaio, ad esempio:

Lo scontro dopo il caso Quarto con i dem si è fatto serrato: voterete comunque la legge sulle unioni civili?
«Se fosse per i rapporti con il Pd, che sono pessimi, il ddl non passerebbe mai, ma noi lo voteremo perché si tratta di una legge giusta. Noi con il Pd non abbiamo fatto nessun accordo, non ci siamo seduti a nessun tavolo. Come è successo per esempio per gli ecoreati, votiamo ciò che riteniamo corretto».

(Foto di copertina: ANSA / GIUSEPPE LAMI)

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