Unioni Civili, salta la stepchild. Pronto maxi-emendamento con fiducia
22/02/2016 di Redazione
Angelino Alfano canta vittoria, Matteo Renzi accetta il compromesso. È una delle letture possibili che, in queste ore, si possono dare della vicenda delle Unioni Civili, il disegno di legge finora noto con il nome della prima firmataria Monica Cirinnà. L’accordo possibile con il Movimento Cinque Stelle è naufragato davanti al rifiuto dei grillini di votare il cosiddetto “canguro”, l’emendamento che avrebbe tagliato gran parte degli emendamenti e delle trappole leghiste. E Renzi, come aveva anticipato in Assemblea nazionale, ha deciso di cambiare schema. Via la stepchild adoption e intesa con il Nuovo centrodestra per incassare il provvedimento senza la contestate adozioni del figlio del partner. Pronto già il maxi-emendamento da approvare con la fiducia. E arriva l’approvazione anche di Monica Cirinnà: «Bene governo, finisca partita a scacchi». La stessa che fino a qualche giorno fa annunciava barricate: «Toglierò il mio nome dalla legge se diventerà una schifezza».
UNIONI CIVILI, STRALCIO ALLA STEPCHILD E LEGGE BIPARTISAN
Già sul Corriere della Sera di questa mattina, Angelino Alfano aveva rivendicato come Renzi e il Pd avessero ormai fatto retromarcia, arrivando alle posizioni di Ncd.
«Ci sono finalmente segnali di apertura che vengono dal Pd, ma Renzi sarà sottoposto a un violentissimo pressing della sua solita minoranza interna che non è contro di noi, ma contro di lui. Sapendo che non ci sono alternative a noi, sabota ogni ipotesi di accordo con Ncd nella piena e dolosa coscienza di fare del male a Renzi e al suo governo».
Però Renzi ha annunciato che metterà la fiducia.
«In realtà non siamo ancora al suo impegno formale. Per questo motivo sono ancora prudente e noi continuiamo a lavorare a tutti gli scenari possibili».
Vi sarete parlati?
«Certo, è ovvio che ogni ipotesi di fiducia presuppone un accordo preventivo con noi sul contenuto della legge e dunque lo stralcio dell’articolo 5 sulla stepchild adoption e la non equiparazione al matrimonio».Altrimenti?
«Amici come prima e procediamo senza fiducia. Si va in Parlamento con voti segreti che questa legge giustifica e necessita trattandosi di temi in cui le libertà fondamentali sono in gioco. Alla fine ciascuno di noi tirerà le somme e deciderà se votare sì o no».
In mattinata, poi, erano proseguite voci di accordo in dirittura d’arrivo. Tutto in vista dell’assemblea dei senatori del Partito Democratico di martedì (anticipata alle 13).
Renzi ha preparato il suo «piano B» sulle unioni civili al ritorno dal viaggio in Argentina. A metà della scorsa settimana ne ha parlato con Angelino Alfano, per capire che cosa ne pensasse il ministro dell’Interno. E, soprattutto, per sapere se il gruppo di Ncd al Senato poteva accettare di votare un maxi-emendamento del governo sul quale porre la fiducia che non contenesse la stepchild adoption . La norma verrà inserita in una nuova legge sulle adozioni (che dovrebbe riguardare anche le single e i single) da presentare alla Camera. Alfano ha dato il suo personale «via libera»: «Per me va benissimo, anche se magari non riuscirò a tenere tutti i miei». E a quel punto il presidente del Consiglio si è preparato allo spariglio: «Ci sono due alternative. O un lungo iter al Senato, con 400 voti segreti e la possibilità di fare notte, o, peggio ancora, di andare a sbattere. Oppure il maxi emendamento, che politicamente conviene anche ad Alfano e Verdini, e che quindi ha una maggioranza. In questo modo portiamo a casa le unioni civili nel giro di due giorni al Senato. Ed entro un mese sono approvate dalla Camera. Per me è meglio questa seconda strada, ma farò decidere ai senatori del Pd».
UNIONI CIVILI, LA GUIDA
Cosa è il patto di convivenza
Cosa è la convivenza di fatto
Cosa sono le unioni civili
Stepchild Adoption: cos’è
La trattativa in realtà è chiusa, nonostante il Pd debba ancora riunirsi: nel testo del maxiemendamento verrà quindi stralciata la parte sulla stepchild adoption per le coppie omosessuali. Non solo sarà cancellato l’articolo 5, ma anche l’ultima parte dell’articolo 3, quello sui diritti e doveri derivanti dall’unione civile tra persone dello stesso sesso. Quello che, secondo Lepri e Fattorini, farebbe «rientrare dalla finestra» le adozioni del figlio del partner. Il maxi-emendamento imposto con la fiducia farà accelerare anche i tempi con il via libera alla fiducia atteso forse già giovedì 25. Altrimenti, martedì 1 marzo. «Continueremo battaglia adozioni, non solo quelle speciali, con un altro disegno di legge», ha spiegato via Twitter pure Andrea Marcucci.
Una legge piena sulle #unionicivili con diritti veri alle coppie gay. Continueremo battaglia adozioni, non solo quelle speciali, con ddl
— Andrea Marcucci (@AndreaMarcucci) 22 Febbraio 2016
Una legge del genere potrebbe a questo punto essere votata anche da molti senatori di Forza Italia, nonostante la contrarietà dell’ala più oltranzista, quella di Maurizio Gasparri e Lucio Malan. Già 4 o 5 senatori azzurri, compresi Anna Maria Bernini e Franco Carraro, si erano detti disponibili a votare già il testo con la stepchild.
Lo scenario dello stralcio della stepchild sarebbe invece una sconfitta per le minoranze del Partito Democratico, bersaniani in primis. «Se dalla legge vengono espunte le Unioni Civili non la votiamo», aveva rivendicato pure il presidente della regione Toscana Enrico Rossi, già candidato alla successione di Matteo Renzi alla segreteria del Partito Democratico, spiegando come la resa al Nuovo Centrodestra rappresenti, a suo dire, “un errore”.
Sulle Unioni civili il PD mantenga la barra dritta.L’ipotesi della fiducia del governo sulla legge sulle unioni civili…
Pubblicato da Enrico Rossi Presidente su Domenica 21 febbraio 2016
Ma a protestare era stato anche Roberto Speranza: «Diamo al Movimento Cinque Stelle un’altra possibilità», aveva spiegato al “Corriere della Sera“:
La battaglia non è persa?
«Noi chiediamo a Renzi di sfidare i grillini a calare la maschera dell’ambiguità e ad assumersi la responsabilità davanti al Paese. Di Maio assicura che sono pronti a votarla…».Renzi non si fida e lei sì, onorevole?
«L’atteggiamento del M5S è stato molto ambiguo, ma penso ancora che dobbiamo provare a tenere aperto il dialogo. Dopodiché, deciderà il Parlamento. Se i grillini faranno prevalere i doppi giochi la stepchild non passerà e tutto il Paese saprà che è stata colpa loro».