Vergilius, l’autovelox che mancava

16/07/2012 di Maghdi Abo Abia

GLI AUTOMOBILISTI SARANNO INFORMATI – “Voglio sottolineare – ha spiegato l’amministratore unico Anas Pietro Ciucci – che prima della messa in funzione dei rilevatori di velocità, l’Anas si impegnerà in una campagna di comunicazione verso gli utenti, informandoli dettagliatamente della installazione dei rilevatori e del loro preciso posizionamento”. Mancano due settimane. In attesa di comunicazioni in merito, sul portale dove ci sono le telecamere che fanno i rilevamenti degli orari di passaggio dei veicoli, c’è la sagoma stilizzata del poliziotto. Con gli occhi elettronici simili, almeno in apparenza, a quelli del Tutor autostradale.

L’ARRIVO DELLA MAPPA – A differenza del Tutor però è in grado di bloccare anche quelli che corrono per poi rallentare in prossimità del rivelatore di velocità così da abbassare la media. Detto che si tratta di un comportamento senza senso, si rischia di venir pescati lo stesso dal sistema che, poco alla volta, dovebbe interessare la maggior parte delle statali italiane. Inoltre nei prossimi giorni l’Anas dovrebbe dar vita a un sito in cui viene proposta una mappa con segnati i vari luoghi in cui è “nascosto” Vergilius con annesse istruzioni per il funzionamento.

NATO A SETTEMBRE 2011 – Come ricorda Vip.it le informazioni raccolte dalle telecamere verranno custodite da un cervellone, atto inale di un brevetto datato settembre 2011 che perfeziona il tutor. Ormai sono passati i tempi del poliziotto con l’autovelox, che con la sua macchina fotografica si limitava a rilevare la velocità istantanea e a immortalare la targa dei mezzi in autostrada. I Vergilius sono molto più sofisticati. Secondo l’Anas il sistema è calibrato in modo tale che vengano punti i furbi lasciando in pace coloro che magari, a causa di un sorpasso, hanno ecceduto per poche centinaia di metri. Del resto è inevitabile, considerando che viene calcolata la media.

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