Vergilius, l’autovelox che mancava

16/07/2012 di Maghdi Abo Abia

MENO INCIDENTI MORTALI – Queste le parole del direttore della Polizia Stradale Maria Luisa Pellizzari, la quale si dichiara soddisfatta della cessione in comodato d’uso gratuito da parte di Anas del sistema in quanto l’obiettivo è quello di “estendere anche sulla rete stradale extraurbana i benefici già rilevati in autostrada, ovvero una drastica riduzione degli incidenti mortali e l’abbassamento entro i limiti legali della velocità. Il nuovo occhio elettronico permetterà, inoltre, di adibire le pattuglie di polizia alle operazioni che non possono essere delegate agli strumenti tecnologici, come le verifiche sulle condizioni psico-fisiche dei conducenti, i controlli sull’efficienza dei veicoli, l’attività di soccorso e di rilievo dei sinistri stradali”.

RISPETTO DELLA LEGALITA’ – Una conferma quindi, meno lavoro significa più lavoro per la “stradale”, la quale avrà campo libero nel controllo agli automobilisti. Quindi ora i Vergilius affiancheranno i Tutor, collocati su circa 5500 km di autostrade. Detto questo, pensavate di esservi liberati dei cari vecchi autovelox? Bene, se ne eravate convinti, preparatevi a ricredervi perché sono più vitali che mai. “La loro funzione deterrente è importante – ha chiarito Pietro Ciucci, Amministratore unico dell’Anas – ma per la prevenzione degli incidenti conta anche la tolleranza-zero nei confronti dell’alcol per neopatentati, giovani e guidatori professionali. Infine da non trascurare l’aspetto educativo: scuola, famiglia e istituzioni devono inculcare, soprattutto nei giovani, il rispetto delle regole”.

LA PIOGGIA DELLE MULTE MILANESI – Rispetto delle regole, educazione, integrità. Eppure come non può venire il sospetto che si tratti di un facile meccanismo per fare cassa contando sul desiderio degli automobilisti, anche dei più disciplinati, di schiacciare il piedino appena vedono un po’ di strada libera? Del resto, come spiega tuttogratis.it la Provincia di Milano ha installato a metà giugno 3 dei dieci Autovelox fissi sulle sue provinciali di competenza. Nei primi due giorni le multe staccate per eccesso di velocità sulla superstrada Milano-Meda, il cui limite è di 80 chilometri orari, sono state circa 700. La Palma d’oro va a un tizio che a Paderno Dugnano ha fatto registrare a bordo della sua Golf la velocità di 226 chilometri orari.

LO SI FA PER SICUREZZA O PER FAR CASSA? – Ovviamente è quest’uno a far notizia, ma quanti sono stati quelli che sono stati colti in flagrante anche se hanno superato di dieci chilometri orari il limite su una superstrada a doppia corsia per senso di marcia e protezione con guard-rail? Per fare un’esempio, il tratto dell’A7 Milano Genova da Serravalle a Genova Bolzaneto, a partià di condizioni, è molto più tortuoso ma il limite è di 110, escluse alcune curve francamente impossibili. Insomma, il senso di ingiustizia è ben radicato in alcuni automobilisti e l’autorità forse dovrebbe impegnarsi a sanzionare coloro che usano la sicurezza stradale come scorciatoia per mettere a posto le casse dei comuni piuttosto che i comportamenti realmente pericolosi per la pubblica incolumità.

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